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Cronaca

Volontariato, Un Battito di Ali Onlus denuncia l'abbandono: «Ci sentiamo presi in giro»

Chiedono spiegazioni alla Regione sui motivi della mancata ripartenza delle associazioni che si occupano di aiutare i piccoli malati

«Le associazioni di volontariato sono state le prime ad interrompere le attività nei reparti,e saranno a quanto pare le ultime a riprendere»: Così Valentina Felici, Presidente dell'associazione Un Battito di Ali che chiede spiegazioni in merito alla ripresa delle attività di volontariato nel reparto di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica e congenita dell'ospedale Torrette di Ancona. 

«Ad oggi - prosegue la Felici - non abbiamo ricevuto nessun tipo di indicazione per poter tornare operativi in reparto. Eppure abbiamo fatto fare ai nostri volontari il test sieriorologico per la ricerca del virus. Abbiamo acquistato tutti i DPI necessari, abbiamo fatto fare la formazione specifica per il corona virus, tutto a spese delle nostre associazioni. Abbiamo professionisti che non possono tornare a lavorare nei reparti perché ad oggi manca un protocollo da seguire per la ripartenza delle attività». Da più di tre anni il comitato genitori e la Onlus Un Batitto di Ali si occupano di organizzare percorsi personalizzati per tutti i bambini e le loro famiglie che si trovano a dover affrontare la diagnosi di cardiopatia. «Tutti i progetti - si legge nella nota - sono discussi e organizzati insieme e con la supervisione del primario del reparto di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica e congenita il dottor Marco Pozzi, che da sempre ci tiene a specificare che nel suo reparto non si cura solo una persona, ma si accudisce l'intera famiglia. I volontari e i professionisti delle associazioni si prendono cura dei bambini fornendo assistenza sia all'interno dell'ospedale, sia quando ritornano a casa cercando di tornare a vivere la quotidianità. L'emergenza sanitaira ha messo in ginocchio le famiglie ricoverate, e ora che il brutto sembra passato vogliamo poter tornare a essere utili in reparto». 

Notizie poco rincuoranti anche per il progetto di osteopatia nel reparto del dottor Marco Pozzi: «Sento nell'aria profumo di presa in giro - dice la Presidente Valentina Felici che da oltre tre anni si occupa di garantire ai bambini malati un percorso ospedaliero dignitoso e privo di dolore - Sembrava tutto pronto a gennaio, il Presidente Ceriscioli si era dimostrato entusiasta del nostro progetto, e aveva dato disposizioni chiare a riguardo alla direzione generale dell'ospedale. Tutto sarebbe dovuto partire subito, invece siamo ancora qua a inviare protocolli, a scusarci con i genitori per questo inconveniente. Adesso vogliamo spiegazioni dalla Regione, che dovrebbe avere a cuore il benessere di questi bambini, che hanno già dovuto affrontare dure prove da piccoli». 

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