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Cronaca

Violentata dal fratello per cinque anni, poi lo denuncia: «A casa non mi credevano»

È una delle vittime seguite dal Centro Antiviolenza di Ancona che ha inaugurato una nuova sede. In tre anni seguiti oltre 400 casi

ANCONA - Dalle carezze affettuose agli abusi. Aveva solo otto anni quando una bambina della provincia dorica ha iniziato a subire violenze sessuali dal fratello più grande. In casa, sotto lo stesso tetto, lui si è approfittato di lei e i familiari non avrebbero fatto nulla. Solo una volta compiuti 18 anni ha denunciato alla polizia lasciando l’abitazione di mamma e papà. La storia terribile è uno dei 400 casi che negli ultimi tre anni ha seguito il Centro Antiviolenza, dove opera l’associazione “Donne e Giustizia” che dà supporto alle vittime, che oggi ha inaugurato in via Senigallia una nuova sede. 

La ragazzina è arrivata nel 2019, pre pandemia, dopo la denuncia fatta in questura. Le violenze sarebbero andate avanti fino a quando frequentava la terza media. A spingerla a parlare con le forze dell’ordine è stato il timore che il fratello potesse fare la stessa cosa all’ultima sorellina nata in casa e che aveva compiuto otto anni, gli stessi di quando lei aveva iniziato a subire gli abusi. “Mamma e papà non mi hanno mai creduta”, aveva detto agli agenti. Lei aveva provato a chiedere aiuto in famiglia, italiana, di ceto benestante, ma la vicenda era stata sottovalutata. Sul caso è stata aperta una indagine e la ragazzina ora non vede più i genitori e vive altrove. Ha il supporto dell’associazione Donne e Giustizia e dei loro psicologi che la aiuteranno a superare il trauma subito.

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