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Cronaca Falconara Marittima

Villa Montedomini, dopo l'occupazione abusiva sindaco chiede incontro con vertici Inrca

Gli immobili di proprietà dell’istituto erano stati inseriti nel 2018 nel progetto di recupero ‘Cammini e percorsi’ dell’Agenzia del Demanio, ma sono ancora in stato di abbandono

Dopo l’occupazione abusiva scoperta dai carabinieri della Tenenza di Falconara, il sindaco chiede un incontro con il direttore generale dell’Inrca Gianni Genga e con il direttore amministrativo di presidio Paola Fioravanti per conoscere la situazione del complesso ‘Villa Montedomini e La Grotta’, a Castelferretti. Gli edifici, di proprietà dell’istituto di ricerca, sono stati infatti inseriti su proposta del Comune di Falconara nelle attività dell’Agenzia del Demanio denominate ‘Cammini e Percorsi’ per la rigenerazione e il riuso del patrimonio pubblico di proprietà dello Stato e di altri enti. Sulla base di tale proposta, il 27 luglio 2018 è stato siglato un protocollo d’intesa che ha sancito l’inserimento del complesso nel programma di valorizzazione dell’Agenzia del Demanio. Contestualmente il Comune di Falconara Marittima ha offerto la sua disponibilità ad adoperarsi in tutte le attività necessarie al recupero.

Da allora, però, non sono arrivate notizie sugli sviluppi del progetto e gli immobili sono ancora in abbandono, come dimostra il recente fatto di cronaca. Il sindaco vorrebbe incontrare i rappresentanti dell’Inrca per avere aggiornamenti sul progetto di valorizzazione e su eventuali progetti alternativi di recupero. Alla luce dell’accaduto, scrive il sindaco, «diventa sempre più urgente anche per questioni di ordine pubblico il recupero degli edifici storici di Vostra proprietà nella frazione di Castelferretti. Mi auguro che la scoperta dell’intrusione e l’arresto dei due occupanti abusivi possa diventare l’occasione di incontrarsi, con i nostri e i Vostri tecnici, per fare il punto sull’evoluzione del progetto di valorizzazione dell’Agenzia del Demanio e su eventuali soluzioni alternative per il recupero degli immobili». Il primo cittadino ricorda anche il grande valore storico e architettonico del complesso, che sorge sulla collina alle spalle del centro abitato di Castelferretti: un patrimonio molto caro ai castelfrettesi, che negli anni scorsi si sono mobilitati, prima con una petizione, poi con una pagina Facebook dedicata, per chiederne il recupero.

«Questi edifici storici vanno preservati – aggiunge l’assessore al Patrimonio, che ha tenuto i contatti con l’Inrca per il protocollo di intesa con l’Agenzia del Demanio – perché rappresentano un simbolo dell’identità della comunità castelfrettese. Questa da tempo chiede che la scalinata e il parco circostante tornino a essere accessibili». La villa del ‘500, in cima alla collina di Montedomini, era un tempo la residenza estiva dei conti Ferretti ed è completata da un grande parco di 30mila mila metri quadrati e da due casali. Di proprietà dell’Inrca rientra è anche il complesso ‘Le Grotte’, alle pendici della collina, collegato alla villa da una lunga scalinata in mezzo al verde. Nel corso degli anni villa Montedomini è stata oggetto di danneggiamenti, furti e persino di un incendio. Per questo sin dalla precedente legislatura sono stati promossi altri confronti con l’Inrca, per cercare di individuare soluzioni che ne consentano la ristrutturazione.

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