Vigili assenteisti, l'agente pronto a dimostrare la sua innocenza
Avrebbe già in mano alcuni elementi difensivi l'agente semplice amico dell'ufficiale, ritenuto il dominus del sistema di assenteismo messo in pratica al comando della polizia Municipale di Ancona
E' pronto a difendersi A. T., l'agente semplice indagato dal pm Paolo Gubinelli nell'ambito dell'inchiesta sui vigili urbani accusati di assenteismo e truffa. L'indagato, che nel frattempo è stato trasferito all'Ufficio Anagrafe del Comune dorico, avrebbe svolto un'altra mansione quelle volte non sarebbe stato presente al comando di via del Commercio. L'agente, difeso dall'avvocato Gianni Marasca (in foto), non solo svolgeva ruolo d'ufficio, ma capitava spesso che smarcasse il cartellino per poi andare nella sede di via Cialdini. Lì, in borghese, svolgeva attività di vigile di quartiere o, in divisa, faceva qualche giro in centro per staccare qualche multa.
"Adesso verificheremo la situazione del nostro assistito - ha detto l'avvocato Marasca - Ma posso dire fin da ora che, oltre la presenza al comando, svolgeva l'attività di vigile di quartiere e molto spesso, durante il suo servizio, andava nell'altra sede del centro dove svolgeva quel secondo ruolo. Andava la mattina e staccava le multe. Quindi non era al comando perchè svolgeva altre mansioni".
Non la pensa così la pubblica accusa, convinta che l'agente fosse vicino e in concorso con M. M. per smarcarsi vicendevolmente il cartellino così che, entrambi, avessero qualcuno che li coprisse quando se ne andavano in giro per conto loro quando, in realtà, sarebbero dovuti esser al lavoro.
