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Cronaca Falconara Marittima

Victoria e Vira Motrechko, tenente dell'esercito ucraino e vicesindaco di Sumy ricevute dal sindaco

Il commovente incontro al Castello è servito a conoscere una delle realtà della guerra e a ipotizzare future collaborazioni. Victoria intende restare in Italia, dopo essere rimasta ferita durante un attacco aereo

FALCONARA - E’ arrivata in Italia dopo aver combattuto in prima linea contro i russi ed essere sopravvissuta a una bomba sganciata su una caserma di Kharkiv, dove era in servizio come componente del battaglione d’assalto delle forze armate dell’Ucraina. Victoria Motrechko, 27 anni, tenente ‘junior’ e prima donna ad essere stata inserita in una unità speciale dell’esercito ucraino, dal 9 novembre scorso è ospite di una famiglia falconarese, che ha conosciuto prima dello scoppio del conflitto.

Domenico Di Lella, sua moglie Rosa Garofalo e il figlio Erik hanno aperto la porta di casa alla giovane ufficiale, che si trovava in convalescenza dopo essere stata ferita in battaglia per la quarta volta e che ora ha chiesto di essere congedata proprio per gli infortuni subiti. Nella mattinata di ieri martedì 20 dicembre la 27enne, accompagnata dalla famiglia falconarese, è stata ricevuta al Castello dal sindaco Stefania Signorini. All’incontro era presente anche la madre Vira Motrechko, vicesindaco della città di Sumy (ad est di Kiev), deputata per la regione di Sumy con delega alla protezione sociale e alle operazioni umanitarie. L’esponente politica ucraina, in Italia per alcuni giorni, ha voluto conoscere il sindaco della città che ospita sua figlia e stringere un rapporto diretto con il Comune di Falconara, in vista di future collaborazioni. Tra le due città, finita la guerra, potrebbe essere stretto un gemellaggio.

Ad agevolare il dialogo tra il sindaco Signorini e Vira Motrechko è stata Adriana Khanyk, rappresentante del Cum, la Comunità ucraina delle Marche. «E’ stato commovente confrontarmi con la vicesindaco Motrechko – dice il sindaco Stefania Signorini – che mi ha illustrato la situazione della sua città e di tutta la regione di Sumy, bombardata sin dalle prime ore del conflitto. Straordinaria anche la storia di sua figlia Victoria, una giovane fuori dal comune per l’impegno in prima linea nel conflitto. Sono sicura che non solo la famiglia Di Lella, ma tutta la comunità di Falconara saprà accoglierla, come sono state accolte in città le altre famiglie fuggite dalla guerra. I falconaresi hanno già mostrato vicinanza alla popolazione ucraina sin dai primi giorni, con la marcia per la pace che abbiamo organizzato il 28 febbraio». Victoria si è già innamorata di Falconara, dove ha apprezzato la spiaggia e il clima, molto più mite che a Sumy dove attualmente la temperatura è scesa a -20 gradi. Ha deciso di raccogliere l’invito della famiglia falconarese dopo l’attacco del settembre scorso sulla caserma in cui era in servizio, costato la vita a 200 militari. «Ci siamo conosciuti tre anni fa sui social – spiega Domenico Di Lella –. All’inizio comunicavamo in inglese, poi ci siamo aiutati con Google Translate». Ora Victoria frequenta un corso di italiano organizzato dal Cum alla chiesa di Sant’Antonio e un altro corso privato on line e i suoi progressi sono evidenti. Spera di mettere presto a frutto la laurea in giurisprudenza in Italia, dove intende stabilirsi.

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