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Cronaca Piano / Via Giordano Bruno

Via Giordano Bruno: degrado urbano e poca integrazione sociale

E' questa la fotografia che fanno i residenti di via Giordano Bruno del loro quartiere, in particolare della loro strada. Sono stanchi dell'inerzia delle varie amministrazioni e da anni chiedono interventi strutturali

Videosorveglianza, maggiore illuminazione notturna, presenza più costante delle Forze dell'Ordine o della Polizia Municipale. Ma soprattutto un vero piano di riqualificazione del quartiere. Sono queste le istanze che da anni animano i cittadini di via Giordano Bruno, nel quartiere del Piano. Istanze espresse già 4 anni fa dai residenti della via che collega la stazione di Ancona con piazza Ugo Bassi. A suo tempo, il comitato "Via Giordano Bruno", fondato da Francesco Mastromatteo e Matteo Lionetti, aveva raccolto più di 300 firme per chiedere più sicurezza e un quartiere più vivibile al Comune. "Negli ultimi mesi è aumentata la micro criminalità, quì c'è un giro di spaccio di droga, persone che bevono . Se la zona è lasciata morire, quì uno fa quello che vuole" si è sfogato Mastromatteo.

Quali sono i problemi dei cittadini? In primis il bivaccare di gruppi di persone durante le ore notturne. In particolare l'edicola, che fa angolo vicino alle scale di via Lamaticci, ogni mattina, si scopre come un urnatorio a cielo aperto. "A creare problemi sono quasi tutti stranieri, ma ci sono anche italiani. Noi vogliamo integrazione ma il Comune deve garantire servizi e sicurezza. L'integrazione è anche rispetto delle regole", ha detto Mastromatteo. Un secondo problema è la scarsa illuminazione delle strade: in particolare via Giordano Bruno, di sera, è illuminata da dei lampioni che risalgono a diversi decenni fa e che non illuminano più a dovere. Il terzo problema è il degrado e la sporcizia. Passeggiando per la via, ma soprattutto lungo le stradine che si diramano da questa, è possibile vedere come prima di essere poco sicura, sia sopratutto degradata e lasciata in stato di abbandono. Lo testimonia la ringhiera che costeggia la pista ciclabile di via Marconi (al lato dell'incrocio con piazza Rosselli e via Giordano Bruno): vecchia, arrugginita, rotta in più punti e pericolante. Una ringhiera che, insieme al tratto di pista ciclabile che la delimita, diventa di notte il luogo di bivacco di numerose persone. Non solo perchè, oltre le strade dissestate, ormai una peculiarità di Ancona, c'è anche il parco della Pace, dove, col tempo, atti di vandalismo hanno distrutto i giochi. L'area verde, dove portare i bambini a giocare, è oggi solo un ricordo.

In questi quattro anni, nulla è stato fatto e oggi i cittadini di via Giordano Bruno rivendicano quello che è un loro diritto: vivere serenamente il proprio quartiere e la propria città. Mastromatteo e Lionetti chiedono anche la videosorveglianza. Sono esausti degli eccessi di alcuni balordi e sono preoccupati, come diversi loro concittadini, da fatti di cronaca che di tanto in tanto accadono nel loro quartiere. Su questo, proprio agli sgoccioli dell'ultima amministrazione Gramillano, qualcosa è stato fatto. L'ormai ex assessore alla sicurezza Roberto Signorini, due settimane fa, ha avviato i lavori per  l'istallazione di altre 12 telecamere per la videosorveglianza in strada. Una di queste in piazza Rosselli, tra via Giordano Bruno e via Marconi. Una telecamera che dovrà essere operativa per i primi di marzo. Non solo. "Grazie alla Telecom abbiamo fatto cambiare una cabina telefonica – ha detto Signorini -  In modo tale che potesse essere visibile da fuori, per evitare di essere usata come punto di spaccio".

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