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Cronaca Osimo

I vandali contro l’Atletica Osimo: «Vittime di cattiveria, nessuno ci ha ascoltato».

Il vicepresidente Dolcini ha commentato l’episodio del pulmino distrutto lamentando poca attenzione a seguito delle segnalazioni. Tra le ipotesi una possibile ritorsione.

OSIMO- Vetri infranti, danni alla carrozzeria e furto di alcuni pezzi difficilmente reperibili per un pulmino usato e non di ultima generazione. L’Atletica Osimo si è risvegliata distrutta, colpita al cuore da una serie di vandali che hanno letteralmente distrutto il pulmino (un Fiat Daily) della società con cui settimanalmente decine di giovani, probabilmente coetanei degli autori del vile gesto, raggiungevano le mete delle proprie gare in regione o in giro per l’Italia:

«Moralmente non si può descrivere lo stato d’animo attuale – ha spiegato la vicepresidente dell’Atletica Osimo Fabiola Dolcini – Per una società come la nostra avere un pulmino va ritenuto un traguardo importante. Lo avevamo acquistato di seconda mano, con tanti sacrifici ma era parte integrante della famiglia. Seppur vecchio era stato un aiuto fondamentale in questi anni, soprattutto per le trasferte lunghe, dove si rendono necessari più autisti e più mezzi che spesso non ci sono. Non ho veramente parole».

E lo sgomento diventa rabbia poco dopo. Una rabbia dettata principalmente dalle tante segnalazioni andate sprecate per quel gruppo di giovanissimi che, da settimana, stava mettendo sotto torchio la sede della società in zona Vescovara ad Osimo. Segnalazioni, forse, mai approfondite realmente né dai residenti né dalle forze dell’ordine che solo una decina di giorni fa avevano eseguito il primo intervento andato tuttavia a vuoto:

Danneggiamenti interni-2

«Due settimane fa avevo segnalato personalmente alla polizia la presenza di alcuni ragazzi all’interno della struttura. Erano in quattro e avevano scavalcato una zona chiusa e non era la prima volta che lo facevano. La situazione stava diventando pericolosa, parliamo di soggetti molto giovani arrampicati sulle finestre ma da qui a pensare che si sarebbero sfogati su un mezzo di trasporto…». Poi un particolare rilevante, di quelli che potrebbero spiegare il perché di un simile folle gesto: «Più di dieci giorni fa, a seguito di una mia chiamata alle forze dell’ordine, la polizia è arrivata a sirene spiegate nell’area privata del club dove si trovavano furtivamente questi ragazzi non riuscendo tuttavia a prenderli. Non vorrei sia stata una sorta di ritorsione da parte loro».

Mentre il cerchio delle indagini si sta stringendo intorno ad una serie di ragazzini della zona, la Dolcini non ha nascosto un comprensibile scoramento ma anche la grande voglia di ripartire dopo l’ennesima batosta ricevuta: «Reperire certi pezzi è difficile. Parliamo di un pulmino vecchio che però a noi andava benissimo. Sono stati danneggiati anche i tubi di ferro dove portavamo le aste necessarie per le gare. Fa male ma proveremo a ripartire anche grazie all’affetto che le persone ci stanno manifestando. Quando si compiono certi gesti di rumore ne viene fatto, incredibile che nessuno se ne sia accorto».

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