Terremoto in Comune, la sindaca: «Non abbasseremo la testa per una mela marcia»
Valeria Mancinelli sullo tsunami giudiziario: «Trasparenza e onestà sono nel nostro Dna, la magistratura faccia in fretta». Annullato l'incontro a Milano col sindaco Sala
«Se ci sono mele marce, agiremo con assoluto rigore perché onestà e trasparenza sono nel nostro Dna e nel Dna di amministratori e dipendenti del Comune di Ancona». Usa toni duri Valeria Mancinelli, che torna a parlare del terremoto giudiziario scoppiato a Palazzo del Popolo.
La sindaca annuncia di aver rinunciato a partecipare all’incontro, previsto per oggi a Milano, con il sindaco Giuseppe Sala sul tema del buongoverno e della trasparenza «per essere in Ancona e continuare il lavoro per la città». Poi spiega di aver incontrato «gli assessori ed altri funzionari: abbiamo programmato un incontro con i dirigenti e verificato il progetto di riqualificazione del mercato di Piazza d'Armi che presenteremo lunedì. Sono rimasta in Ancona perché sono il sindaco eletto dai cittadini e devo lavorare per la mia città, più che mai in questo momento difficile, e realizzare i progetti che gli anconetani chiedono da tempo. Abbiamo cambiato Ancona e continueremo a cambiarla».
Quindi, una preghiera dopo lo tsunami giudiziario che rischia di travolgere il Comune. «Chiedo alla magistratura e agli inquirenti di fare in fretta, siano veloci e chiariscano. Conosco e stimo i miei assessori ed ho piena fiducia nei loro confronti. Verso l'assessore Manarini non esiste alcuna ipotesi di corruzione o concussione. Leggo da indiscrezioni giornalistiche che altri assessori sarebbero indagati. La fonte si riferisce a vicende che non hanno niente a che fare con i lavori pubblici e con l'arresto del geometra. Ho verificato che i presunti assessori indagati non hanno ricevuto comunicazione alcuna e sempre dalle indiscrezioni di stampa non esisterebbero comunque problematiche riconducibili a corruzione e concussione. Anche per questo chiedo con forza che si chiarisca e si eviti di mischiare situazioni diverse per dipingere un quadro a tinte fosche che non sta né in cielo né in terra. Ancona ha rialzato la testa e non la abbasserà di certo per una mela marcia».
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