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Cronaca Corinaldo

«Non mi vuoi più bene» e giù, botte alla moglie davanti al figlio minorenne

Mamma e minore al pronto soccorso. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri. Dovrà rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia

Ubriaco, picchia la moglie davanti al figlio minorenne e la minaccia con un coltello. Un nuovo caso di violenza sulle donne che arriva da Corinaldo dove i carabinieri della Compagnia di Senigallia hanno arrestato un 46enne, bloccato proprio sul fatto dai militari dell'Arma. I fatti risalgono a ieri (domenica 7 gennaio). Ai carabinieri di Corinaldo era arrivata, nel tardo pomeriggio, la segnalazione di una donna impaurita dall'atteggiamento del marito: ubriaco, aveva scatenato la sua aggressività, accusandola di non volergli più bene. Quando i militari dell'Arma sono arrivati nel luogo indicato, il 46enne non c'era. Riempito un furgone con i suoi bagagli, se ne era andato trovando rifugio in una seconda abitazione di proprietà non molto distante dalla casa coniugale. I carabinieri, rintracciatolo, gli hanno intimato di non tornare a casa e, per precauzione, si sono fatti consegnare le chiavi dell'automezzo.

Due ore dopo, seconda chiamata. L'uomo era tornato dalla moglie. Minacciando di buttare giù la porta si era fatto aprire e aveva iniziato a percuoterla e a minacciarla con un coltello da cucina di non avvertire nuovamente le forze dell'ordine. Il tutto davanti agli occhi del figlio minorenne che ha tentato di difendere la madre facendole scudo con il suo corpo. I militari, tuttavia, erano già stati avvisati. In breve sono tornati alla casa e, una volta all'interno, hanno immobilizzato l'uomo arrestandolo. Madre e figlio sono stati accompagnati al pronto soccorso: anche se lo spavento è stato tanto, fortunatamente, non hanno riportato ferite gravi. Il 46enne, dopo una notte in cella di sicurezza, è comparso davanti al giudici del Tribunale di Ancona per l'udienza di convalida, difeso dall'avvocato Jacopo Saccomani. L'arresto è stato convalidato. L'uomo è libero ma sottoposto a divieto di avvicinare i familiari. Il processo è stato fissato per prossimo 18 gennaio davanti al giudice Pallucchini.

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