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Cronaca

Truffe a mezza Italia con finte assicurazioni auto, vittime anche ad Ancona

La Guardia di Finanza ha smantellato un corposo giro riconducibile a una 30enne napoletana: la sua "banda" ha colpito anche ad Ancona

Arriva anche in provincia di Ancona l'operazione delle fiamme gialle che ha portato a smantellare un corposo giro di truffe. Si tratta di una vicenda sicuramente singolare quella scoperta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno che, nell'ambito di un'indagine di polizia giudiziaria delegata dalla locale Procura della Repubblica, ha individuato tre persone, tutte residenti a Napoli: truffatori seriali che vendevano polizze assicurative per auto false. L'attività, partita da una querela presentata da un cittadino dell'entroterra piceno, è stata incentrata verso l'oggetto del contendere: una polizza per auto, la più classica delle assicurazioni obbligatorie per responsabilità civile, per la quale lo stesso aveva corrisposto l'importo richiesto di 232 euro, versandolo su una carta ricaricabile risultata poi essere intestata ad una 30enne di Napoli.

L'inchiesta arriva nel Lecchese

Nessun ricorso, da parte della vittima, ad assicurazioni dal nome dubbio o sconosciuto, spesso delle vere e proprie trappole che promettono consistenti risparmi; anzi, la compagnia prescelta era stata, alla fine, una di quelle tra le più note, di affidabilità, che, come da copione, aveva provveduto anche ad inviare il certificato assicurativo e la relativa documentazione. Tutto falso, però: l'amara scoperta è arrivata nel corso di un controllo di polizia su strada, quando l'originalità del tagliandino assicurativo è stata disconosciuta dagli agenti in quanto non presente nella banca dati ufficiale dei veicoli circolanti. Seguendo la traccia della querela presentata dal malcapitato, le indagini sono state incentrate verso la carta ricaricabile della 30enne napoletana e di quelle, ulteriori, rilevate nel circuito delle polizze assicurative della stessa Compagnia, risultate, alla fine, 23 - di cui alcune estinte e altre, invece, bloccate per uso scorretto - e riferite a 15 persone, per la maggior parte cittadini italiani residenti a Napoli. Persone perlopiù gravate da pregressi precedenti per truffa proprio in relazione all'emissione e alla vendita di polizze false in diverse località del territorio nazionale comprese nelle province di Ancona, Bari, Bergamo, Biella, Bologna, Brescia, Chieti, Como, Cosenza, Enna, Firenze, Genova, Isernia, L'Aquila, Lecco, Messina, Milano, Modena, Napoli, , Palermo, Pisa, Ravenna, Reggio Emilia, Roma, Salerno, Sondrio, Treviso, Venezia e Vercelli, come già scoperto durante gli anni da diverse Forze di Polizia.

"Giro" di carte prepagate

Le movimentazioni delle 23 prepagate individuate dagli investigatori si sono rivelate, tutto sommato, modeste: sono caratterizzate, infatti, da poco meno di diecimila euro di accrediti complessivi. Alla luce della potenziale moltitudine di persone truffate e della specificità dei precedenti di polizia degli intestatari della carte ricaricabili, sono state tuttavia analizzate attentamente dalle Fiamme Gialle della Compagnia di San Benedetto del Tronto che, anche con l'ausilio dei militari del Comando Provinciale di Napoli, hanno intrapreso le attività di approfondimento di ogni singola operazione. E' stata così accertata la prima responsabilità penale nei confronti della 30enne di Napoli che aveva incassato i 232 euro e, a seguire, di quelle di 2 persone residenti nel medesimo territorio partenopee, tutte denunciate alla locale Autorità Giudiziaria. Le indagini hanno consentito anche d'identificare anche una platea di vittime delle truffe, giunte alle false compagnie di assicurazioni auto attraverso canali internet e social network, che, dopo aver inoltrato la richiesta di un preventivo, erano state contattate telefonicamente da sedicenti dipendenti degli stessi istituti assicurativi, che hanno illustrato loro le modalità di pagamento, previste prevalentemente a mezzo di carte prepagate. Nulla ha lasciato loro presagire, quindi, di essere incappati nelle mani di malintenzionati, tant'è che, a distanza di pochi giorni - e, naturalmente, dopo aver provveduto al pagamento - hanno ricevuto anche la propria polizza assicurativa del tutto falsa, come appreso sempre in occasione dei controlli su strada effettuati dalle Forze dell'Ordine. Alquanto articolati i percorsi dell'indagine condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza marchigiana, che ha scandagliato siti internet, social, centralini telefonici virtuali, apparati cellulari e utenze intestate a persone risultate poi ignare e del tutto estranee alle truffe - le quali, infatti, con riguardo alle intestazioni fittizie che li vedevano coinvolti, avevano già presentato denunce per il reato di sostituzione di persona -, fatture e contratti commerciali per i servizi di fonìa, per arrivare, infine, al numero telefonico principale della compagnia di assicurazioni (falsa) che aveva rilasciato le polizze, appoggiato a un'utenza fissa di Milano al fine di renderla credibile.

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