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Cronaca

La trappola del "postagiro" scattava nei marketplace, truffati 6 anconetani

Si fingevano interessati all'acquisto di prodotti su alcuni famosi siti di compravendita online. Poi scattava la truffa. Ecco cosa hanno scoperto i carabinieri

ANCONA - Nelle ultime settimane sono state numerose le denunce di truffe online presentate presso le Stazioni Carabinieri della Compagnia di Ancona. Nella maggior parte dei casi, il metodo utilizzato dai truffatori era sempre lo stesso: si fingevano interessati all’acquisto di qualche prodotto messo in vendita sui più famosi siti di marketplace online, per poi, al momento del pagamento, adescare le vittime. La merce oggetto di vendita andava dai caschi per la moto al mobilio per la casa, financo a delle valige. In particolare, il finto acquirente riferiva ai venditori che per il pagamento della merce sarebbe stato più conveniente procedere con un “postagiro”: ovvero trasferire denaro da un conto corrente postale ad un altro. Nei vari episodi, le vittime, recatesi presso gli sportelli delle poste, al termine delle transazioni si rendevano conto di essere state truffate: autorizzando le operazioni avevano infatti eseguito alcune ricariche postepay per importi compresi tra 1.000 euro e 4.000 euro.

Uno degli episodi più significativi vede come vittima una ragazza 30enne di Ancona, titolare di una tabaccheria nella zona, che, contattata telefonicamente da parte di un soggetto qualificatosi dipendente di una nota società di scommesse sportive, è stata indotta ad accreditare una somma di circa 6mila euro sulla carta postepay del truffatore. In tutti i casi i finti acquirenti hanno sempre cercato di trarre in inganno le vittime proponendo metodi di pagamento che richiedevano più operazioni o operazioni complesse da eseguire, quindi, con il loro supporto e con le loro indicazioni. I denunciati sono soggetti di età compresa tra 27 e 60 anni e residenti a Bologna, Roma, Lucca e Foggia. Le vittime sono tutte residenti nell'anconetano.

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