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Cronaca

Truffe via web, case fantasma e offerte di lavoro inesistenti: tre le denunce

Negli ultimi giorni le indagini condotte dalla polizia senigalliese hanno consentito di individuare e denunciare tre persone.

Prosegue senza soluzione di continuità il fenomeno delle truffe via web, oramai strumento prediletto dai truffatori per raggirare le persone. Negli ultimi giorni le indagini condotte dalla polizia senigalliese hanno consentito di individuare e denunciare tre persone.

Un primo episodio ha avuto ad oggetto una fantomatica offerta di lavoro cui è incappato un trentenne senigalliese che, postosi alla ricerca di un’opportunità lavorativa, cercando sui siti di offerta lavoro, aveva notato alcuni annunci per una ditta del settore movimentazione merci nel Nord Italia, ed aveva invaito una mail chiedendo come fare per far domanda. Dopo aver contattato telefonicamente la ditta ed ottenuto alcune informazioni, anche sulla paga spettante, gli era stata inviata u na copia del contratto di lavoro da compilare. Dopo aver inviato il contratto compilato ed alcuni documenti di riconoscimento, l'uomo era stato contattato e gli erano stati richiesti ulteriori documenti, con la promessa che dopo pochi giorni sarebbe stato chiamato per iniziare il lavoro. Come è facile da immaginare quel lavoro non esisteva e si trattava solamente di un tentativo di furto d'identità, metodo utilizzato dai truffatori per altre attività illegali come aperture di conti correnti o richieste di finanziamento. Le indagini della polizia hanno permesso di denunciare due 40enni, già conosciuti alle forze dell'ordine e residenti nel Nord Italia. Uno di loro era già stato denunciato per circa 30 casi di truffe. 

L’altro caso ha riguardato una donna intenzionata a trascorrere un periodo di vacanza a Senigallia che, giunta in citta, si era accorta di aver affittato una “casa fantasma”. La donna ha così deciso di denunciare, raccontando agli agenti di aver affittato un appartamento in zona lungomare Alighieri, per una settimana al prezzo di 350 euro, versando 200 euro di caparra. Giunta poi all'indirizzo si era accorta che l'appartamento era già abitato da una regolare proprietaria e che anche altre persone erano state truffate. La polizia è riuscita a rintracciare un 30enne lombardo, autore della truffa, che è stato denunciato. 

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