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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Senigallia

Piscina delle Saline, Mangialardi a processo: «Sono sereno, ma è una vicenda montata ad arte»

Le parole del consigliere regionale del Pd alla luce delle decisioni del Gup di rinviarlo a giudizio per la vicenda riguardante l’affido della gestione alla Uisp della piscina delle Saline

Il Gup Francesca De Palma ha rinviato a giudizio l'ex sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi in merito alla vicenda riguardante l’affido della gestione alla Uisp della piscina delle Saline. La struttura, secondo l'accusa, sarebbe stata assegnata senza un bando pubblico. Il processo per abuso d'ufficio si aprirà il 2 marzo 2023. Il giudice ha assolto tre ex assessori della Giunta (Chantal Bompezzi, Gennaro Campanile e Enzo Monachesi) mentre la posizione di Nadia Rotatori, ex presidente territoriale del comitato Uisp, è stata dichiarata prescritta (il reato contestato era truffa). Rinviati a giudizio anche l'ex vicesindaco Maurizio Memè, l'ex assessore alla cultura Simonetta Bucari, l'ex presidente comitato territoriale Uisp Massimo Tesei e Giorgio Gregorini, nella carica di presidente territoriale comitato Uisp.  

La versione di Mangialardi: «Processo montato ad arte»

Le parole dell'ex sindaco di Senigallia alla luce delle decisioni del Gup: «Sono ramamaricato dal dover essere chiamato a rispondere a un processo inutile e chiaramente politico, ma allo stesso tempo molto tranquillo e sereno. So bene che si tratta di una vicenda costruita e montata ad arte da personaggi del precedente consiglio comunale come il consigliere Giorgio Sartini e la sua lista Senigallia Comune, i quali per cinque anni non hanno fatto altro che ricorrere a denunce ed esposti, sostenuti in questo cinico gioco al massacro anche da figure nazionali e istituzionali della Lega con alcune interrogazioni parlamentari. Tuttavia, le odierne assoluzioni dai miei stessi capi d’accursa per gli ex assessori Enzo Monachesi, Chantal Bomprezzi e Gennro Campanile, i quali sono ricorsi al rito abbreviato, mi sembra facciano luce sul corretto operato in merito all’affido della gestione della piscina delle Saline alla Uisp, avvenuto nel 2015». 

Prosegue: «Molte accuse formulate inizialmente – ricorda Mangialardi - sono già cadute. Resto dunque tranquillo e sereno, nella inscalfibile certezza di aver sempre lavorato non solo onestamente, ma anche e soprattutto nel pieno interesse della città e degli utenti della piscina, come del resto è stato dimostrato chiaramente dai risultati conseguiti. La proroga della gestione dell’impianto, infatti, allagato e gravemente compromesso dalla drammatica alluvione che aveva colpito Senigallia, venne presa per garantire la continuità dei servizi. Tanto è vero che provvedimenti analoghi furono adottati anche per altri 18 impianti sportivi. Un atto dunque di buon senso, di cui non mi pento e che rifarei senza se e senza ma, perché ha significato dare risposte immediate ai cittadini e restituire loro serenità». 

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