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Cronaca

Cuore anconetano, raccolti 3.400 euro per tre aziende colpite dal sisma

A2O, ORA e Spazio Comune Heval hanno venduto 457 magliette con la scritta "La terra trema, noi no!". Il ricavato è stato consegnato a tre imprese del maceratese

457 magliette vendute e 3.400 euro netti raccolti in poco più di sei mesi. Le t-shirt solidali con la scritta “La terra trema, noi no!”, ideate dalla giovane anconetana Virginia Moscianese e distribuite dalle associazioni A2O, ORA e Spazio Comune Heval, hanno permesso a tre aziende maceratesi di ripartire dopo le emergenze sisma e neve. I fondi sono stati consegnati a due caseifici e a un panificio, tutti accomunati dal filo della difficile sopravvivenza. I numeri sono stati presentati in una conferenza stampa tenuta dal presidente di A2O Pierfrancesco Berardinelli e dal presidente di Spazio Comune-Heval, Giacomo Belvederesi.


NEL DETTAGLIO


Le tre associazioni hanno devoluto 1.500 euro al progetto “Il Bio che non trema”, contribuendo quindi ai 75mila euro complessivamente raccolti dallo spazio autogestito Arvultura di Senigallia. I 1.500 euro sono stati devoluti specificatamente al Caseificio Marchese Marino di Monte San Martino con cui sono stati acquistati dei moduli abitativi che hanno consentito ai titolari di non vivere più nella stalla. 1.400 euro sono stati donati al caseificio Pastorello di Cupi. Il paese, già colpito dal terremoto, è rimasto isolato per tre giorni durante la nevicata e gli abitanti hanno dovuto bere e lavarsi consumando neve sciolta. Il Pastorello ha sede in un edificio agibile, ma inserito in un insieme di costruzioni prossime alla demolizione. I titolari si sarebbero ritrovati a gestire quindi il caseificio nel mezzo di un cantiere. 500 euro sono stati infine donati al panificio Albero del Pane, che sorgeva in pieno centro storico a Visso, la cui attività era già ripresa grazie a un’attività di raccolta fondi che ha permesso ai titolari di spostare le vendite in un container.

Le associazioni coinvolte nella raccolta fondi hanno ricevuto una medaglia di ringraziamento dal primo cittadino di Camerino Gianluca Pasqui, che è anche rappresentante Anci dei sindaci delle zone sismiche. Alla presentazione dei dati era presente anche Francesco Rubini, capogruppo comunale SEL-Ancona Bene Comune: «La costante che abbiamo notato dall’inizio è la disorganizzazione, l’assenza dello Stato e delle istituzioni nell’assistere le popolazioni terremotate. Questa iniziativa mette in luce l’importanza di queste attività collettive, penso agli agricoltori di Montefiore che senza il progetto “Il Bio che non trema” avrebbero dovuto lasciare le loro terre per andare ad Alba Adriatica. Ora che i riflettori si sono spenti si avvii la ricostruzione e il reinsediamento, oppure si rischia il deserto»

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