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Cronaca

Sms solidali, la Regione Marche fa dietrofront: "Fondi andranno ai terremotati"

Il Governatore delle Marche Luca Ceriscioli dopo le proteste abbandona il progetto di costruire una pista ciclabile con i soldi donati dagli italiani tramite il sistema degli sms solidali al 45500 e destinati alle vittime del terremoto del Centro Italia

La Regione Marche fa dietrofront sull'impiego dei fondi raccolti dagli sms solidali: il moto di rabbia montato dopo la decisione di destinare alla realizzazione di una pista ciclabile parte dei soldi donati dagli italiani per l'emergenza terremoto del Centro Italia ha portato il Governatore Luca Ceriscioli alla decisione di abbandonare il progetto contestato.

"La cabina di coordinamento per evitare ogni polemica o dubbio sull'utilizzo di questi fondi ha deciso di finanziare la ciclovia con le risorse strutturali europei. I 5 milioni verranno utilizzati per le scuole e il recupero del municipio di Arquata del Tronto come simbolo del ricordo, della ricostruzione e della rinascita dal terremoto"

"Adesso dobbiamo fargli cambiare idea anche sulle altre assurde proposte - commenta Francesco Pastorella, coordinatore dei 61 comitati del Terremoto del Centro Italia - Abbiamo scritto ai garanti, proponendo progetti più utili nell'immediato come centri di aggregazione sociali, costituzione fondi ripartenza piccole imprese, ripristino impianti sportivi per bambini" 

Sms solidali, l'elenco delle opere finanziate dalle Marche

  • 5,5 milioni pista ciclabile Civitanova - Sarnano 
  • 1,5 milioni per 7 elisuperfici attrezzate per voli notturni 
  • 5 milioni per ammodernamento Valdaso tratto Comunanza - Ponte maglio 
  • 3 milioni per il recupero della grotta sudatoria di Acquasanta Terme (chiusa da 20 anni)
  • 2 milioni per l'area commerciale di Visso
  • 250 mila euro per il completamento della scuola di Pieve Torrina (donata dal comune di Reggio Emilia)
  • 250 mila euro per il completamente degli interventi sulla scuola di Montegallo

La comunicazione del governatore Ceriscioli con un post su Facebook all'indomani della presentazione di migliaia di firme raccolte dai cittadini uniti nei vari comitati dei terremotati con­tro la de­ci­sio­ne del­la Re­gio­ne, ap­pro­va­ta poi dal­le as­sem­blee dei sin­da­ci del­le pro­vin­ce di Asco­li, Ma­ce­ra­ta e Fer­mo, di uti­liz­za­re una par­te con­si­sten­te dei 17,5 mi­lio­ni di euro a di­spo­si­zio­ne del­le Mar­che gra­zie agli sms so­li­da­li per il pro­get­to del­la ci­clo­via che lega Sar­na­no a Ci­vi­ta­no­va.

Ol­tre 3 mila fir­me rac­col­te in una sola gior­na­ta - fanno sapere dai comitati cittadini - un’in­ter­ro­ga­zio­ne par­la­men­ta­re pre­sen­ta­ta dal­la de­pu­ta­ta di Possibile Bea­tri­ce Bri­gno­ne, il voto con­tra­rio del Co­mu­ne di Ar­qua­ta (che si ag­giun­ge a quel­lo del Co­mu­ne di Pie­ve To­ri­na), l’ap­pel­lo dei vari co­mi­ta­ti cit­ta­di­ni alla com­mis­sio­ne na­zio­na­le di ga­ran­ti per chie­de­re che ven­ga boc­cia­ta la pro­po­sta del­la Re­gio­ne.

Si­gni­fi­ca­ti­vo ed em­ble­ma­ti­co il pa­re­re ne­ga­ti­vo sul pri­mo da par­te del Co­mu­ne di Ar­qua­ta, che ha giu­di­ca­to “non per­ti­nen­ti le fi­na­li­tà del­le ope­re fi­nan­zia­te ri­spet­to al fine di aiu­to alle po­po­la­zio­ni ter­re­mo­ta­te in­si­te nel­la so­li­da­rie­tà tra­mi­te Sms”. Ar­qua­ta è pur­trop­po il luo­go sim­bo­lo del ter­re­mo­to nel­le Mar­che, con le sue 51 vit­ti­me, gran par­te del pae­se di­strut­to, le 13 fra­zio­ni pra­ti­ca­men­te tut­te in­te­ra­men­te “zona ros­sa” e la pe­san­te odis­sea che da qua­si 11 mesi sono co­stret­ti a vi­ve­re gli ar­qua­ta­ni.

Ep­pu­re tra gli in­ter­ven­ti pre­vi­sti dal­la Re­gio­ne con il 17,5 mi­lio­ni di euro de­gli sms so­li­da­li non ce ne era nep­pu­re uno che in­te­res­sa di­ret­ta­men­te Ar­qua­ta fino al dietrofront dell'ultim'ora.

“Il pia­no re­la­ti­vo alle do­na­zio­ni de­gli sms è sta­to re­dat­to in base alle se­gna­la­zio­ni dei sin­da­ci o per co­pri­re man­can­za di ri­sor­se per ter­mi­na­re al­tre ope­re, come per esem­pio la scuo­la di Pie­ve To­ri­na o Mon­te­gal­lo o il cen­tro com­mer­cia­le di Vis­so – af­fer­mava Ce­ri­scio­li in un co­mu­ni­ca­to stam­pa – il pro­get­to del­la ci­clo­via, cir­ca 28/​30 km, è sta­to ri­chie­sto da 20 sin­da­ci del­la val­la­ta del Fia­stra e dal­l’U­nio­ne mon­ta­na per­ché da sem­pre ri­te­nu­to un vo­la­no di svi­lup­po. Ri­co­strui­re non si­gni­fi­ca si­ste­ma­re quel­lo che è sta­to di­strut­to dal si­sma ma an­che crea­re nuo­ve op­por­tu­ni­tà di at­tra­zio­ne e la­vo­ro“.

Ora il curioso quanto goffo passo indietro da cui si evince che la ciclabile sarà finanziata grazie ai fondi strutturali europei.

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