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Cronaca

Terremoto, sei scuole chiuse per verifiche. Subito attivata la dad, poi il trasloco in altri plessi

Sono 480 gli alunni delle scuole anconetane in procinto di traslocare in altri plessi a causa dei danni inferti alle strutture dalla scossa di terremoto di mercoledì scorso. Già attivata la ditta di traslochi Lucesole e da giovedì i ragazzi potranno riprendere le lezioni

ANCONA - Torna la dad tra i banchi di scuola. Ma stavolta il motivo non è il terremoto, non il covid. Infatti gli alunni degli istituti danneggiati dalla scossa di mercoledì scorso, oltre a dover traslocare temporaneamente in altre scuole, dovranno affrontare qualche giorno di lezione in una modalità alternativa: tra dad e uscite didattiche.

La novità 

Sono 480 gli alunni delle scuole anconetane in procinto di traslocare in altri plessi a causa dei danni inferti alle strutture dalla scossa di terremoto di mercoledì scorso. Nel dettaglio: dalle Podesti 13 classi migreranno alle Tommaseo (250 alunni), mentre delle 7 classi delle scuole medie del Pinocchio 6 si trasferiranno alla Falcone (140 alunni) e una alla Collodi alla Montagnola (23 alunni). Della scuola materna XXV Aprile, invece, sono 3 le classi che dovranno spostarsi alla scuola Verne (67 bambini). Per questi studenti il periodo di riposizionamento potrebbe durare mesi: «impossibile dire adesso per quanto tempo dovranno rimanere negli altri plessi - afferma l’assessore alla pubblica istruzione Tiziana Borini - con l’avvio dei lavori di sistemazione delle scuole colpite avremo più chiaro il quadro». 

Lezioni alternative

Per gli studenti delle Savio e delle Marconi, invece, si tratta di attendere tutta la settimana per poi are rientro nei propri istituti visto che l’entità dei danni è assolutamente lieve. Nel frattempo, però, i ragazzi dovranno alternarsi tra dad e uscite didattiche. «Questa mattina (14 novembre, ndr) abbiamo attivato la dad per gli studenti delle Savio e delle Marconi - spiega la dirigente dell’istinto comprensivo Grazie Tavernelle -, ma dai prossimi giorni dovremmo cominciare con le uscite didattiche». Ovvero visite alla Pinacoteca, Museo Archeologico, Museo Omero. «Sono uscite che avevamo già in programma di fare durante l’anno - continua la preside - ma che cerchiamo di mettere in fila questi giorni compatibilmente alle disponibilità». Per i bambini della scuola d’infanzia Sabin, invece, né dad né uscite. «Semplicemente resteranno una settimana a casa» ha specificato la dirigente. 

Il dubbio 

Un dubbio era sorto sulle condizioni strutturali della scuola Tommaseo in via Fanti, dove anni fa c’era stato un crollo in una delle aule. «Nulla di preoccupante - ha subito smorzato l’assessore Borini - le Tommaseo sono a posto. Solo dobbiamo sgomberare gli spazi per mettere gli alunni delle Podesti». Infatti all’interno della scuola sono stati accatastati gli arredi delle De Amicis, attualmente chiuse per restyling. Domani mattina arriverà la ditta individuata dal Comune per occuparsi dei traslochi e gli operatori di Anconambiente per verificare se ci sia qualcosa di ammalorato e che, quindi, possa essere buttato così da liberare un po’ di spazio. Per quanto riguarda l’agibilità delle Tommaseo, tutto regolare. Anzi, scanso di equivoci, l’assessore precisa che la chiusura del plesso è stata dettata unicamente «da un calo considerevole degli iscritti - afferma -, quindi non aveva senso tenere aperta una struttura intera per poche classi. Altrimenti la scuola è utilizzabilissima».

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