Terremoto, medici di Torrette in prima linea per affrontare l'emergenza
Feriti giunti in elicottero all'ospedale regionale e medici che si alternano nelle zone colpite per cercare di salvare più vite possibili. Evacuate numerose strutture sanitarie danneggiate
I medici di Torrette, a turni di 12 ore, nelle zone devastate dal sisma. I feriti, quelli più gravi, trasferiti in volo all'ospedale regionale di Ancona. Lo scambio, grazie a Icaro 1 e Icaro 2, le due eliambulanze di stanza a Torrette e Fabriano che dalle prime luci dell'alba fanno la spola tra i Sibillini e le aree a distanza di sicurezza dall'epicentro del disastro. Anche qui, turni massacranti. Non solo per i medici ma anche per infermieri e piloti. C'è chi ha lavorato per oltre 13 ore dall'inizio dell'emergenza all'arrivo del cambio turno. A Torrette sono arrivati 8 pazienti gravi: sei sono marchigiani, due sono di Amatrice. Il 118 ha allestito ad Arquata del Tronto e nella frazione di Pescara del Tronto delle postazioni mediche avanzate. Ospedali da campo con sale rianimazione. È in fase di attivazione anche un servizio di assistenza psichiatrica e psicologica per le popolazioni colpite. All’Ospedale di Ascoli Piceno – dove sono composte le 20 salme - sono pervenuti oltre 80 feriti.
Al tempo stesso sono stati già trasferiti i degenti delle varie strutture terremotate. I 40 pazienti dell'ospedale di Amandola (Fermo) sono stati portati l'Inrca di Fermo e nella locale Rsa. I 25 ospiti della casa di riposo Castel Sant'Angelo sul Nera sono stati portati a Recanati (10), Treia (6), Pieve Torina (2) e Tolentino. I 16 degenti, insediati nell’ala con problemi strutturali della Rsa di Mogliano (Mc) sono stati evacuati senza ulteriori criticità. Temporaneamente inagibile la Comunità terapeutica dipendenze patologiche di Montottone (Fm), i 15 ospiti sono in fase di ricollocazione. Allertati per l'emergenza anche gli ospedali di San Benedetto e Civitanova Marche.