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Cronaca

Terremoto, Ceriscioli incontra le associazioni di categoria e le parti sociali

«La situazione attuale non corrisponde a quella del 24 agosto - ha spiegato il presidente Ceriscioli - si è ampliato il perimetro delle aree colpite e sono cambiati i temi»

Mercoledì sera il presidente della Regione Marche ha incontrato le associazioni di categoria e le parti sociali in merito alla situazione post sisma. Nel corso dell'incontro si è fatto il punto sui decreti che il governo ha preparato, elencando i provvedimenti, concentrandosi nella prima fase post emergenza. «La situazione attuale non corrisponde a quella del 24 agosto - ha spiegato il presidente Ceriscioli - si è ampliato il perimetro delle aree colpite, si sono allargati e sono cambiati i temi, quindi bisogna mettere in gioco modelli e strumenti adeguati. Il nuovo decreto, in uscita in questi giorni, quindi, stabilisce e rafforza i criteri di emergenza per l’avvio delle ricostruzioni». Le associazioni che hanno aderito e partecipato all'iniziativa: Associazione italiana allevatori, CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Casartigiani, Claai, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, AGCI, Confcooperative, Legacoop, UE.Coop, Unci, Confapi, Confindustria, confservizi Cispel, CGIL, Cisl, UIL, Ugl, centro Agroalimentare di Macerata.

«Le piccole attività commerciali – aggiunge - che hanno necessità di rimettersi subito in moto sono ovviamente il cuore di questa fase. Con il nuovo decreto si allargherà la possibilità di assistenza alle imprese e per i lavoratori. Come regione intendiamo integrare nelle agevolazioni quelle imprese che si troveranno fuori dal cratere, per offrire a tutti gli stessi strumenti. Anche rispetto alle situazioni minori intendiamo fornire risposte significative, utilizzando le donazioni». Allo stesso modo un lavoro importante da parte della regione si sta facendo nei confronti dei cittadini con disabilità o non autosufficienti. Inoltre si è fatto il punto sulle richieste di cassa integrazione in deroga per i lavoratori. Sono infatti arrivate ancora poche domande, circa una ventina. Il dirigente della regione che era presente all’incontro ha invitato le parti sociali ad informare rispetto a questo prezioso strumento.

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