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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Terremoto, trema tutto il Centro Italia: registrate quattro forti scosse

Dopo la prima scossa di magnitudo 5.3, altre tre forti terremoti hanno fatto tremare il Centro Italia. Evacuate le scuole

Torna la paura in tutto il Centro Italia. Dopo la prima forte scossa delle 10.30, altri due terremoti sono stati registrati tra Umbria, Lazio e Marche. Alle 11.14, scossa di magnitudo 5.4, con ipocentro a 9.1km ed epicentro a Capitignano in provincia di L'Aquila. La terza, di magnitudo 5.3, è stata registrata alle 11.25, ad una profondità di 8.9km con epicentro Pizzoli sempre in provincia di L'Aquila. La quarta scossa è stata registrata alle 14.33, con epicentro Pizzoli e di magnitudo 5.1. 

Terremoto, evacuate le scuole

L’evento sismico ha spiegato l'Ingv «è avvenuto in una zona a sud dell’area della sequenza iniziata il 24 agosto 2016 in Italia centrale» Paola Montone, sismologa dell'Ingv raggiunta telefonicamente da Today.it, ha spiegato che si tratta dello stesso sistema di faglie che si è attivato con il terremoto del Centro Italia del 24 agosto 2017, ma si tratterebbe di un segmento diverso situato ben 9 chiometri più a sud della faglia che ha provvocato la distruzione di Amatrice. «Un evento inaspettato ma che non di discosta dalla sismicità storica dell'area - spiega la sismologa - Troppo presto per capire quale nuova faglia si sia attivata ma da mesi si registrava una sismicità "strumentale" nell'area interessata oggi da questo evento».I Vigili del Fuoco stanno compiendo ulteriori verifiche, rese complesse dalla presenza di molta neve. E proprio la neve sta rendendo ancora più complicata. Mobilitato anche l'esercito.

La situazione nelle Marche già critica a causa della neve si è aggravata in seguito alle tre scosse di terremoto di questa mattina. Tutti i comuni del versante ascolano, maceratese e fermano sono infatti innevati con accumuli fino a 3-4 metri e le nuove scosse hanno innescato una serie di slavine. Al momento non sono segnalate vittime e il resoconto dei crolli e' reso difficoltoso dal manto nevoso. 30mila sono le utenze senza corrente elettrica e la zona più  critica resta quella dell' Ascolano. Circa 60 i Comuni marchigiani che chiedono turbine, pale gommate con catene e personale per rimuovere gli alberi caduti. Molte famiglie sono isolate, soprattutto nelle frazioni e non hanno possibilità di comunicazione. La Regione ha avvisato tutti i sindaci che la popolazione che non può o non vuole rimanere in casa dovrà necTutti gli uomini e i mezzi a disposizione, pubblici e privati, sono al lavoro ma non sono sufficienti per fare fronte ad una situazione senza precedenti. La Protezione civile ha chiesto quindi aiuto alle altre Regioni. 

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