Terremoto, «Io avvocato senza una casa e mia zia costretta ad andare in Tunisia»
C'era anche lei insieme ad un altro centinaio di persone che, sotto la bandiera dell'associazione "Terre in Moto", hanno manifestato sotto la sede della Regione chiedendo certezze in merito alla ricostruzione
C’era anche lei alla manifestazione delle popolazioni terremotate stamattina sotto la sede della Regione Marche. Gabriella Ciarlatini era insieme ad un altro centinaio di persone che, sotto la bandiera dell’associazione “Terre in Moto”, chiedono alla politica di uscire dal pantano perché ci sono ancora troppe persone senza casa e lavoro per colpa di quel maledetto sisma. Addirittura sua zia, di 80 anni, è stata obbligata ad abbandonare Sarnano per trasferirsi in Tunisia pur di avere un tetto sopra la testa.
«Io ho casa inagibile dal 26 ottobre e da quella volta mi appoggio a casa di un amico alla ricerca di una sistemazione definitiva, la mia famiglia vive a Sarnano e mi rendo conto di essere in una posizione privilegiata rispetto ad altre situazioni di grave precarietà o chi ha perso qualcuno di caro, però io come tante altre persone vogliamo sapere tante cose come ad esempio come si possono compilare queste schede Aeres. Proprio per colpa di queste lentezze mia zia di 80 anni, pur di non andare in un albergo, ha preso un aereo per andare a vivere a Tunisi, dove lavora suo figlio».