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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Terremoto, il cane randagio a guardia di Arquata del Tronto: la storia di Kid

Ora di Kid si occupa l'associazione Oipa, che lancia un appello soprattutto a favore degli animali da cortile, per i quali cominciano a scarseggiare le scorte di cibo, a differenza dei viveri per cani e gatti

Era lì quella mattina, quando il sole ha illuminato con i primi raggi la parete rocciosa su cui si ergeva Pescara del Tronto, la frazione di Arquata (in provincia di Ascoli Piceno) ridotta ad un ammasso di polvere dopo il terremoto che ha sconquassato il Centro Italia alle 3:36 del 24 agosto. Era lì quando i primi Carabinieri e Vigili del fuoco hanno scoperto l’inferno. «Oh Dio Pescara non c’è più» urlavano. Lui si è accasciato sul ciglio di una strada che non c’era più, a due passi da quello che una volta era l’ingresso di un paesino di appena 135 anime. Ed è rimasto lì per ore, forse giorni, a fissare un orizzonte di devastazione. Dopo il sisma ha perso tutto anche Kid, un randagio che da una vita vive serenamente con gli abitanti di Pescara. Lo hanno trovato i volontari dell’associazione O.I.P.A., che adesso si prendono cura di lui. 

Kid, il cane che non vuole lasciare Arquata

Kid non vuole andarsene. I ragazzi dell’associazione animalista gli portano da mangiare e sono proprio loro attraverso un post Facebook ad assicurare tutti che Kid, considerato un po’ una sorta di cane-sindaco, sta bene. Accudito dai volontari e dai vigili del fuoco, Kid beve, mangia con appetito e gira per il paese cercando di continuare a vivere la vita come l’ha sempre vissuta. Una vita da randagio fino a qualche giorno fa. Un vita difficile in strada per un cane che nessuno ha mai adottato. Ma in fondo Kid era stato adottato da tutti a Pescara del Tronto. E ora l’Oipa lancia un appello per tutti gli animali: "Per quanto riguarda il cibo per cani e gatti le scorte sono buone scarseggia invece il cibo per gli animali da cortile". Perché non c'è solo Kid ad aver perso tutto. Intanto lui resta lì. Come alle 7 del mattino del 24, quando soccorritori e giornalisti lo trovarono a difesa dell’ingresso del paese. Non è solo. Ci sono i volontari dell’Oipa insieme all’ambulanza veterinaria della Croce Gialla di Ancona. Ma Kid ha ancora quegli occhi tristi. Gli stessi con cui quella mattina ha fissato per ore la sua Pescara distrutta, accasciato di fronte ad un’orizzonte di macerie.

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