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Cronaca

Terremoto, Ancona chiede l'istallazione di accelerogrammi. L'assessore Manarini: «Servono a capire l'entità del sisma»

La scossa di mercoledì scorso ha superato tutti i precedenti terremoti tranne quello del 1930 e il Comune vuole avere gli strumenti che porteranno a valutare dati più attendibili. Si va verso la richiesta dello stato di emergenza

ANCONA - «Questo terremoto ha superato tutti i precedenti avuti ad Ancona, ad eccezione di quello del 1930 e riteniamo che la potenza sia stata superiore a quella poi classificata. Per questo riteniamo utile, per il futuro, dotarci di accellerogrammi, una strumentazione apposita che permette di misurare l'accelerazione delle onde». A dirlo è l'assessore ai lavori pubblici Paolo Manarini alle prese in questi giorni con la conta dei danni per scuole ed edifici comunali causati dal sisma che ha colpito la città lo scorso mercoledì (una scossa di magnitudo 5.5). L'assessore ritiene che la scossa è stata al di sopra delle norme di calcolo e questo lo si evince «anche dalle tante chiamate che i pompieri hanno avuto, 1.350 richieste di intervento, significa che la situazione ha avuto un peso notevole». La richiesta dei sistemi da posizionare in varie parti della città Manarini dice che il Comune l'ha già fatta a Protezione Civile e Invg. «Queste misurazioni ci permetteranno – aggiunge l'assessore – a valutare caratteristiche e dati più attendibili in futuro se ci saranno nuove scosse ma speriamo non ce ne siano. Sono apparecchiature che dislocati in punti diversi ci permettono di vedere come rispondono i fabbricati su certe tipologie di terreni». Rilevatori che ad oggi il Comune non aveva. Si vuole capire l'entità del sisma. «Lo stato di calamità? Lo chiederemo – dice Manarini -ma bisogna farlo con dati dei danni alla mano, chiederemo lo stato e anche il risarcimento dei danni subiti».

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