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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Aspio Terme

Censura-bis per CasaPound: dopo Facebook, rimossi gli striscioni per D'Annunzio

Oscurati i profili dell'associazione di estrema destra, via i lenzuoli dedicati al centenario dell'occupazione di Fiume: «Ci negano la libertà di espressione»

Dopo Facebook, scatta una seconda censura per la sezione anconetana di CasaPound: via gli striscioni che celebravano l’occupazione di Fiume, nel giorno del centenario dell’impresa dannunziana. Ne sono spuntati due a firma dell’associazione politica di estrema destra, ieri mattina, all’Aspio e a Fabriano.

«Uomo libero, ricorda Fiume», il messaggio scritto sui lenzuoli appesi in oltre cento città di tutta Italia, in memoria del 12 settembre 1919 quando Gabriele D’Annunzio invase con i suoi legionari la città contesa per annetterla al Regno d’Italia. «Fiume è il segno della libertà», proclamò il poeta-vate alla folla in festa. Per un’associazione di idee, quella stessa libertà oggi viene rivendicata da CasaPound dopo che Facebook, nei giorni scorsi, ha deciso di oscurare i profili dell’associazione e dei suoi principali militanti, anche a livello locale. «E’ stata applicata una censura immotivata nei nostri confronti, nessuno sulle nostre pagine ha fomentato odio, ci è stato negato il diritto di espressione», polemizza il coordinatore della sezione dorica di CasaPound, Emanuele Mazzieri: lui stesso ha subito l’oscuramento del profilo. 

Sono stati alcuni passanti a segnalare la presenza degli striscioni alle forze dell’ordine. All’Aspio sono intervenuti i carabinieri e la polizia locale di Ancona che ha avviato le indagini. La Digos ne ha ordinato al Comune la rimozione perché, al di là delle ragioni politiche, si tratta di uno striscione abusivo, non autorizzato su un muro di proprietà pubblica.  

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