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Cronaca Corinaldo

Strage di Corinaldo, blitz a raffica nelle case di giovanissimi in tutta la regione

Intanto oggi ci sarà un nuovo sopralluogo nella discoteca da parte dei Ris e dei periti incaricati dalla Procura Ordinaria di Ancona di rispondere ai 4 quesiti fondamentali

Una raffica di blitz da parte dei carabinieri di Ancona in vari appartamenti abitati da giovanissimi in tutta la provincia e le Marche per sequestrare supporti digitali dove gli inquirenti cercano la verità sulla tragica notte di Corinaldo, quando 6 persone sono morte schiacciate dalla calca umana, in fuga dal panico scatenatosi dentro la discoteca Lanterna Azzurra. Perché ancora oggi, a distanza di un mese, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto operativo stanno cercando la risposta ad una domanda: che cosa ha generato il terrore dentro la discoteca anconetana? Fina dalle prime ore si è parlato subito di ignoti che avrebbero spruzzato nell’aria spray al peperoncino. C'è ancora un minorenne indagato per omicidio preterintenzionale, anche se i suoi legali sono pronti a dimostrare come quella sera l'accusato fosse da tutta altra parte. Ed è nell’ambito dell’inchiesta della Procura per i Minorenni che si scava alla ricerca di un video, un fermo immagine, una testimonianza chiave che possa sciogliere la matassa del rebus.

Forse quell’immagine è proprio dentro i cellulari, tablet, computer e hard disk sequestrati negli appartamenti di diversi giovani e giovanissimi, minorenni e non residenti non solo ad Ancona ma in tutte le Marche. Nessuno di loro è indagato e neppure sospettato di aver qualcosa a che fare con la strage della Lanterna Azzurra. Ma gli investigatori hanno motivo di credere che alcuni di loro fossero lì o che, quanto meno, potessero aver ricevuto da amici e conoscenti materiale utile all’indagine. 

Intanto oggi ci sarà un nuovo sopralluogo nella discoteca da parte dei Ris e dei periti incaricati dalla Procura Ordinaria di Ancona di rispondere ai 4 quesiti fondamentali per avere una più chiara dinamica di che cosa sia successo davvero quella sera, se davvero la bomboletta spray ritrovata nella pista da ballo c’entri qualcosa i problemi respiratori riscontrati da tanti ragazzi, se le vie du fuga fossero regolari e funzionanti e soprattutto se nelle sale da ballo della Lanterna Azzurra ci fossero più persone del numero consentito dalle autorizzazioni comunali. 

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