
Carabinieri alla discoteca di Corinaldo
Strage di Corinaldo, blitz a raffica nelle case di giovanissimi in tutta la regione
Intanto oggi ci sarà un nuovo sopralluogo nella discoteca da parte dei Ris e dei periti incaricati dalla Procura Ordinaria di Ancona di rispondere ai 4 quesiti fondamentali
Forse quell’immagine è proprio dentro i cellulari, tablet, computer e hard disk sequestrati negli appartamenti di diversi giovani e giovanissimi, minorenni e non residenti non solo ad Ancona ma in tutte le Marche. Nessuno di loro è indagato e neppure sospettato di aver qualcosa a che fare con la strage della Lanterna Azzurra. Ma gli investigatori hanno motivo di credere che alcuni di loro fossero lì o che, quanto meno, potessero aver ricevuto da amici e conoscenti materiale utile all’indagine.
Intanto oggi ci sarà un nuovo sopralluogo nella discoteca da parte dei Ris e dei periti incaricati dalla Procura Ordinaria di Ancona di rispondere ai 4 quesiti fondamentali per avere una più chiara dinamica di che cosa sia successo davvero quella sera, se davvero la bomboletta spray ritrovata nella pista da ballo c’entri qualcosa i problemi respiratori riscontrati da tanti ragazzi, se le vie du fuga fossero regolari e funzionanti e soprattutto se nelle sale da ballo della Lanterna Azzurra ci fossero più persone del numero consentito dalle autorizzazioni comunali.