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Cronaca

Alluvione, il consiglio dei ministri estende lo stato di emergenza al territorio maceratese. Acquaroli: «Governo vicino alle Marche»

L'estensione riguarda i comuni ricadenti nella parte settentrionale della provincia di Macerata, limitrofi alla provincia di Ancona interessata dall’alluvione

ANCONA - Il Consiglio dei Ministri ha esteso, questa mattina, lo stato di emergenza per l’alluvione che ha colpito le Marche alle zone maceratesi interessate dagli eccezionali eventi metereologici che si sono verificati a partire dal giorno 15 settembre 2022. La richiesta era stata inoltrata alla Protezione civile nazionale dal presidente Francesco Acquaroli, commissario per l’alluvione, lo scorso 20 settembre.

L’estensione riguarda i comuni ricadenti nella parte settentrionale della provincia di Macerata, limitrofi alla provincia di Ancona interessata dall’alluvione. Sono stati stanziati ulteriori 1,1 milioni di euro del Fondo per le emergenze nazionali, per far fronte ai primi interventi di soccorso e assistenza alla popolazione e al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture. «Ringrazio il presidente Draghi per la tempestività dimostrata – così il presidente Acquaroli – nell’adeguamento dello stato di emergenza che consente di accelerare gli interventi urgenti anche nei comuni maceratesi che hanno subito danni rilevanti. Le strutture guidate dal vicecommissario Babini e i Comuni sono al lavoro in queste ore per la ricognizione di tutti gli interventi di somma urgenza e di prima assistenza alla popolazione, per la stima del fabbisogno dei danni».

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