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Cronaca

Coldiretti Marche, quando l'agricoltura aguzza l'ingegno: arriva il premio start up green

Non c'è limite all'inventiva tra le aziende marchigiane under 40 che si apprestano a partecipare alla 12esima edizione dei premi Start Up Green

C'è l'azienda agricola che alleva alpaca e organizza gite sull'Appennino. Oppure quella che ha allestito una nursery per puledri collegata a tablet e smartphone attraverso una app. La riscoperta di coltivazioni perdute, l'avvio di quelle straniere vista la crescente domanda di famiglie che vengono dall'estero e, perché no, l'utilizzo di materie prime di qualità per produrre uno snack gustoso lontano anni luce dal cibo spazzatura. Non c'è limite all'inventiva tra le aziende marchigiane under 40 che si apprestano a partecipare alla 12esima edizione dei premi Start Up Green, il concorso indetto da Coldiretti Giovani Imprese per premiare le migliori idee imprenditoriali che sappiano coniugare tradizione e innovazione.

Sei categorie alle quali le aziende possono partecipare a seconda della loro idea innovativa e che, dopo una prima selezione regionale, può portare alla vittoria finale. Come la categoria "Impresa 3.Terra", riservata a progetti creativi che sappiano coniugare innovazione e tecnologia in agricoltura. O come "Fare Rete" che vede partecipare consorzi, start up e tutto ciò che si muove in sinergia tra vari soggetti. E ancora, la categoria "Creatività" per le idee, "Sostenibilità" per i metodi utilizzati per risparmio energetico e basso impatto, "Noi per il sociale" (aperto anche agli over 40) e "Campagna Amica" che ribadisce il concetto di patto tra produttori e consumatori all'insegna del Made in Italy. Nel corso delle varie edizioni non sono mancati marchigiani premiati, segno della particolare propensione alla laboriosità ma anche all'inventiva della nostra regione. Lo scorso anno in finale nazionale il “carbone magico” dell’azienda Nuove Radici. L’idea è di Mattia Di Nicolò, da Fermo, che ha lasciato l’archeologia per darsi alla campagna, avviando una filiera per la produzione di Biochar, carbone vegetale ottenuto dalla combustione degli scarti delle attività agricole (residui di potatura, stoppie, ecc.). Un prodotto che, come una spugna, trattiene le sostanze nutritive nel terreno mantenendole a disposizione delle piante e incidendo in questo modo sul sapore dei prodotti. Ma l’uso del biochar riduce anche la quantità di concime usato e combatte i cambiamenti climatici, abbattendo le emissioni di carbonio. Lo scorso anno Giorgio Poeta, già finalista nazionale con il miele in barrique nel 2012, ha ideato e messo in rete "La grande sorella ape" con minitelecamere all'interno dei suoi alveari per far conoscere al pubblico dei social, soprattutto ai più giovani, la vita della colonia e l'attività giornaliera degli insetti nella produzione di miele. Nel 2016 in finale anche Marika Socci, produttrice di vino a Castelplanio, per la criomacerazione dell'uva prepigiatura. Da ricordare anche la vittoria nella finale nazionale del 2013 dell'attuale Responsabile Donne Impresa di Macerata Martina Buccolini titolata per il suo Giuggiolone, vino aromatizzato alle giuggiole, frutto antico ripiantato e rivalutato. Le iscrizioni a Start Up Green 2018 sono ancora aperte. C'è tempo fino a domenica 15 aprile. Per proporsi è necessario contattare Coldiretti Marche allo 071.207991 o inviare una mail a michela.fabiano@coldiretti.it.

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