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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Sassoferrato

Non sopporta il pianto del bimbo, «Vi butto dal terrazzo»: vicino di casa accusato di stalking

Sarà nell’aula di un processo pubblico che l'uomo dovrà rispondere dell'accusa di stalking nei confronti dei vicini di casa, ma lui rigetta ogni accusa e anzi è pronto a dimostrare di essere lui la vittima

Non sopportava il baccano proveniente dalla casa dei vicini, lamentava di sentire il rumore degli elettrodomestici. Per questo è diventato sempre più aggressivo nei confronti dei suoi dirimpettai: 2 coniugi anconetani, lui di 30 anni e lei di 25. Soprattutto da quando la giovane coppia aveva messo al mondo un figlio. Il pianto del neonato era diventato per lui insopportabile, al punto che, secondo le accuse, è arrivato a minacciare e molestare i suoi vicini. Due anni di stalking condominiale in un palazzo di Sassoferrato, dal 016 al 2018, per cui alla fine lui, un romeno di 38 anni, è stato rinviato a giudizio dal Gup Paola Moscaroli. 

Sarà nell’aula di un processo pubblico che il romeno, difeso dagli avvocati Maurizio e Ruggero Benvenuto, dovrà rispondere delle accuse mosse dal pm. Stando alla ricostruzione accusatoria, l’uomo si agitava per dei normali rumori domestici, si presentava alla porta della 25enne insultandola e minacciando sia lei che il compagno: «Vengo su e te butto dal terrazzo a te e a lui» oppure «se non la smettete di fare casino vi ammazzo tutti». Stando a quanto denunciato dalle parti offese, rappresentate in udienza dall’avvocato Laura Versace (foto in basso a sinistra), il 38enne avrebbe anche preteso e provato ad entrare nella casa dei vicini, per controllare se la lavatrice fosse in funzione. Insomma un clima del terrore per la coppia anconetana, soprattutto per la giovane mamma, che preferiva andarsene sempre più spesso dall'appartamento quando il marito era fuori per lavoro. 

Ma l'imputato si difende da ogni accusa. E' vero: non ne poteva più dei rumori di vicini, ma non sarebbe mai arrivato a minacciare o insultare. Anzi, la vera vittima sarebbe proprio il romeno secondo i suoi legali. Infattti un mese prima della denuncia dei suoi vicini, era stato lui a rivolgersi ai carabinieri per sporgere querela nei confronti delle parti lese, lamentando proprio rumori molesti in qualsiasi orario del giorno e della notte. Anche perché, secondo la difesa, la giovane coppia litigava spesso, con urla, improperi e volgarità di ogni genere. Il romeno non dormiva più e non ce la faceva più. Così un giorno si é presentato a casa loro per chiedere di farla finita. «Il processo inizia ora» si è limitato a dire l'avvocato Ruggero Benvenuto (foto in basso a destra), pronto a dimostrare l'innocenza del suo cliente. Processo che prenderà il via di fronte al giudice monocratico il 21 settembre 2021. 

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