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Cronaca

La storia finisce ma lui non ne vuole sapere: diventa l'incubo della ex

Pedinamenti, improvvise comparse nel luogo di lavoro, commenti gratuiti sui social

Da quando aveva deciso di lasciare l’uomo con cui aveva avuto una relazione affettiva, lui le ha reso la vita impossibile. Pedinamenti, improvvise comparse nel luogo di lavoro, commenti gratuiti sui social. La donna, residente nella provincia di Ancona, ha deciso di rivolgersi alla Polizia raccontando lo stato di ansia e prostrazione in cui l’aveva condotta il suo ex. Al termine delle indagini il Questore, Cesare Capocasa, ha emesso nei confronti dell’uomo un ammonimento intimandogli di interrompere ogni tipo di contatto e condotta lesiva. Nello stesso provvedimento, allo stalker è stato anche ribadito che l’eventuale violazione del provvedimento avrebbe comportato la denuncia per atti persecutori indipendentemente da eventuale querela.

Youpol

 «L’ammonimento è un efficace deterrente per contrastare il fenomeno della violenza di genere prima che si concretizzi in azioni aggressive, sia di tipo fisico che di tipo psicologico, anche quando accadono in ambito familiare- scrive la Questura in una nota- ulteriore importante strumento di contrasto è stato la creazione da parte della Polizia di Stato della “App YouPol “, scaricata negli anni da molti cittadini sui propri smartphone, ed è stata estesa, da marzo 2020, durante la prima fase della pandemia, anche alle segnalazioni di violenza domestica. Ideata per contrastare bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, l’App è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato- specifica la Questura- le segnalazioni sono automaticamente geo-referenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti e chiamare direttamente il NUE 112. Tutte le segnalazioni vengono ricevute dalla Sala Operativa della Questura, competente per territorio. Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di segnalare in forma anonima. «La Polizia di Stato è sempre più preparata sulla materia della tutela delle vittime vulnerabili, si è dotata anche di luoghi idonei dove accogliere la vittima, si è aggiornata sui moduli operativi e di primo contatto- prosegue la Questura- il ruolo decisivo ora spetta alla comunità: tanto più una donna si sentirà protetta nel contesto in cui vive, tanto più capirà che uno schiaffo ricevuto non è solo uno schiaffo, che la denuncia non sarà un atto di cui vergognarsi, ma la giusta, efficace soluzione a un percorso di violenza subita». Il Questore Capocasa: «Vinci le tue paure, i tuoi dolori, la tua vergogna, non sei sola, noi ci siamo sempre»

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