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Cronaca Centro storico / Corso Giuseppe Mazzini

Corso Mazzini: due giorni per togliere sedie e tavolini, attività in guerra

Le decisioni della sovrintendenza diventano operative per Bontà delle Marche, Rosa, piadineria, chioschetto dei frutti di mare e Caffè Giordano. La protesta: "Stagionalità solo per alcuni esercizi, concorrenza negativa"

Con la fine della stagione estiva ricomincia il braccio di ferro sulle strutture in Corso Mazzini: la Sovrintendenza ai Beni Architettonici ha emesso l’ennesimo diktat e ha dato due giorni di tempo a Bontà delle Marche, Rosa, piadineria, chioschetto dei frutti di mare e al Caffè Giordano per togliere tutti i tavolini e le sedie.

Il decreto dell’ormai ex sovrintendente Giorgio Cozzolino, messo a punto a primavera, parla chiaro: sedie e tavolini sono permessi solo per sei mesi all’anno, dal 15 aprile al 15 ottobre, come compromesso per consentire la fruizione della Fontana del Calamo (le famose “13 cannelle”). Di separé e dehors, invece, non se ne parla proprio.

Sul piede di guerra le attività toccate dal provvedimento (il 22 novembre si pronuncerà il Tar per il ricorso fatto da Caffè Giordano e Bontà delle Marche) e le associazioni degli esercenti: la Confartigianato ha richiamato al buon senso in quanto il Natale, tradizionale periodo di “punta” per le attività commerciali, è ormai alle porte, facendo notare sulle pagine del Messaggero come la “stagionalità”, essendo valida solo per le attività di Corso Mazzini, si trasformi di fatto in una "concorrenza negativa" con gli altri esercizi del centro.
 

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