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Cronaca

Confartigianato, i taxi si mobilitano: «Nelle Marche sono 250, serve sostegno»

E' crisi nera del settore. Domani la manifestazione si svolgerà davanti alla sede regionale della Rai alle ore 10,30 e successivamente si terrà anche un incontro con il Prefetto

Tassisti marchigiani domani protesteranno alle 10,30. Lo fa sapere Confartigianato Taxi Ancona, Pesaro e Urbino che «aderisce alla mobilitazione nazionale a sostegno di un settore che sta attraversando una crisi gravissima. La crisi, dopo 14 mesi di fermo quasi totale, è divenuta esplosiva: per questo Confartigianato Taxi insieme ad altre Associazioni ha dichiarato la mobilitazione del settore. Ad Ancona la manifestazione si svolgerà davanti alla Rai alle ore 10.30 e successivamente si terrà anche un incontro con il Prefetto. I servizi di trasporto pubblico saranno comunque garantiti e quindi l'utenza non subirà alcuna penalizzazione. Il Trasporto Pubblico non di linea Taxi è sottoposto da anni ad un eccesso di offerta, importante e protratta nel tempo, dovuta alla rarefazione della domanda. Un quadro che i vari Dpcm e i provvedimenti legati al contenimento della pandemia hanno ulteriormente peggiorato. Questa situazione comporta una minaccia per l’equilibrio finanziario e la sopravvivenza di un importante numero di imprese nell'intero territorio nazionale come nelle Marche dove operano circa 250 taxisti».

«Sono indispensabili provvedimenti di sostegno economico certi, immediati, di misura adeguata, così come fatto per altri settori - dichiara Gilberto Gasparoni, Segretario Regionale Confartigianato Trasporti - affinché  possa essere garantito il servizio di trasporto pubblico non di linea svolto con autovetture Taxi. Per tali ragioni giovedì 29 aprile sono convocate presso tutte le Città italiane incontri di Categoria e sono state avanzate richieste d’incontro ai Prefetti».

Queste le richieste economiche da avanzare al governo e ai ministri: «Sostegno economico specifico alle imprese del settore trasporto pubblico non di linea, di importo adeguato così come attuato per altri settori; istituzione di un fondo di 800 milioni di euro per l’anno 2021 per il sostegno dell’intero settore trasporto persone in servizio pubblico non di linea; sospensione e proroga di mutui, leasing e finanziamenti; anno bianco fiscale e contributivo per gli anni 2021 e 2022; Irpef, pagamento solo dei saldi di giugno esclusi gli acconti di novembre; Inps, contributi figurativi per l’intero importo, valido anche ai fini del calcolo della pensione maturata; Irap, esenzione dell’imposta in ragione del venir meno della condizione di “stabile organizzazione di impresa” in quanto i centralini hanno di fatto azzerato la loro funzione; Inail, esenzione del premio, sinistrosità azzerata in ragione della riduzione quasi totale delle percorrenze chilometriche; semplificazione procedure da parte dei Comuni per l’utilizzo voucher taxi; modernizzazione del servizio, aumento della sicurezza, riduzione delle emissioni in atmosfera; Iva 4% sui veicoli Taxi attrezzati trasporto disabili, con qualsiasi alimentazione; reintroduzione della detassazione delle accise sui carburanti». 

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