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Cronaca

Sanità: sospeso il blocco dei mezzi, i volontari chiedono garanzie

Si è tenuta questa mattina una conferenza stampa in cui Anpas, Croce Rossa e Misericordia delle Marche hanno dato spiegazione della sopsensione del fermo dei loro mezzi. Attualmente è in atto un dialogo con la Regione

Anpas, Croce Rossa e Misericordia delle Marche avevano annunciato un fermo macchine che sarebbe dovuto partire l'1 Ottobre, poi sospeso perché vi è un aperto dialogo con la Regione, in particolare con l'assessore Mezzolani. Oggi si è tenuta una conferenza stampa in cui Massimo Mezzabotta (Presidente Anpas Marche), Fabio Cecconi (C.r.i. Marche) e Alessandro Speca (referente Confraternita della Misericordia delle Marche), hanno presentato il problema in questione: non ci sono più i soldi per garantire il servizio di trasporto sanitario svolto da loro negli ultimi decenni.

Per ora il trasporto sanitario da parte delle associazioni di volontariato potrà essere mantenuto fino ad un limite temporale di 60 giorni, quindi, dopo il 30 Novembre, se non dovesse arrivare un accordo con la Regione Marche, il servizio verrà definitivamente sospeso. Massimo Mezzabotta ha precisato come la questione non c'entri nulla con la spending review e che il loro operato, fondamentale all'interno del sistema regionale sanitario, ha bisogno di alcuni finanziamenti basilari.

Questi però non devono essere dei finanziamenti a fondo perduto, nessuno ha chiesto incentivi ma solo l'applicazione della legge regionale 6 del 2011 e della Dgr 292 del 2012. Anpas, Croce Rossa e Misericordia chiedono solo di avere i rimborsi dei costi che, volta per volta, vengono sostenuti dalla loro attività e di cui hanno sempre presentato regolare certificazione. Se si pensa che un'ambulanza completamente attrezzata per il soccorso costa 120.000 euro e che questa al massimo, per motivi di sicurezza del trasporto, può viaggiare per non più di 5 anni o 150 mila chilometri, è chiaro come le istituzioni debbano fare la loro parte.

"Per noi, come volontari – ha detto Cecconi – la decisione di sospendere la nostra attività è una scelta difficile perchè va contro il nostro moto interiore di volontari. Se siamo arrivati ad una scelta così è perchè così non si può più andare avanti".

I rappresentanti di Anpas, Croce Rossa e Misericordia non parlano di una cifra precisa perché loro non hanno intenzione di mettere al centro i soldi, vogliono la garanzia che la Regione si impegni a rimborsare varie spese che si decideranno intorno ad un tavolo, non perché serva una cifra precisa, ma perché serve coprire delle spese che il volontariato, da solo, non potrebbe mai fare. Ad oggi ci sono 4 punti in discussione: proseguire gli incontri per trovare un accordo almeno fino al 30 Novembre; recuperare i soldi di anni in cui alle associazioni non sono mai arrivati i riconoscimenti degli incrementi Istat; recuperare i finanziamenti dovuti ad una differenza tra fatture presentate e rimborsi ottenuti a favori delle associazioni di volontariato; creare un rapporto di garanzia reciproca per cui anche le associazioni si impegnano a restituire i finanziamenti nel momento in cui siano in surplus rispetto al necessario.16.22 29/09/2012




 

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