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Cronaca

Ex Telecom, i dubbi sulla chiusura: «In molti sapevano. Aveva asilo e parcheggi, ora è l'emblema del degrado»

La testimonianza di un rsu Snater, il Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni, nonché residente che affaccia proprio sul palazzo abbandonato

ANCONA - «Poco più di un anno fa avevo segnalato personalmente alle forze dell’ordine delle intrusioni all’ex palazzo Telecom di via Miglioli. Alcuni ragazzini erano entrati all’interno dello stabile. A seguito della mia segnalazione non era successo nulla e le incursioni continuavano». A parlare del catafalco abbandonato dell'ex Telecom è un residente del quartiere di Brecce Bianche, nonché dipendente Telecom e Rsu Snater, il Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni. «Oggi i riflettori sono nuovamente puntati sul palazzo abbandonato ma la questione è tristemente nota. Cadere dalle nuvole oggi è davvero fuori luogo secondo me».

Il residente, infatti, da tempo vedeva entrare e uscire i ragazzi dal palazzone e racconta che bastava scavalcare la blanda recinsione e si era dentro: «Portavano via estintori, oggetti vari rimasti dai vecchi uffici. Non più di otto mesi fa, inoltre, sono intervenuti anche i vigili del fuoco». Da privato cittadino non era rimasto con le mani in mano: «Avevo provveduto a rintracciare chi si occupava dello stabile per la proprietà, sembra riconducibile ad alcune finanziarie, una società di Milano che ha provveduto a rinforzare la recinzione».

VIDEO | Il tour del palazzo nel degrado 

Se da cittadino è indignato da responsabile dei lavoratori si dice preoccupato e dispiaciuto. Difatti, commenta il sindacalista: «pare per una questione di taglio dei costi la Telecom ha abbandonato questa sede nel 2017 dopo lo spostamento di oltre 500 dipendenti della Tim negli uffici del centro». La sede Telecom di Brecce Bianche ha avuto vita relativamente breve, 25 anni circa. L’inaugurazione risale all’inizio degli anni ’90 e nel 1995 la sede direzionale regionale Marche è stata chiusa e accentrata con l’Emilia Romagna così nell’aprile del 2017 è arrivata la chiusura definitiva. «In via Miglioli c’era asilo -commenta - mensa, parcheggio e sala congressi. Non mancava nulla, compresa una struttura di prodigiosa ingegneria anti-sismica, cosa che invece manca nella sede di corso Stamira che presenta tanti problemi di sicurezza». 

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