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Cronaca Jesi

I numeri spaventano il sindaco: «Focolai in tutti gli istituti, è un bollettino di guerra»

Il sindaco Bacci ha parlato di «numeri da guerra». Anche lui positivo al Covid, si è collegato in videoconferenza per il consiglio comunale

Il sindaco di Jesi Massimo Bacci tuona oggi durante il consiglio comunale: «Covid a Jesi, i numeri sono da bollettino di guerra». Collegato da casa perché anche lui positivo al tampone il primo cittadino ha descritto una situazione critica: «Stiamo vivendo il momento più complesso da quando è iniziata la pandemia. E' preoccupante, mi auguro che vengano adottate ulteriori misure restrittive e che ci sia possibilità di vaccinare un numero sempre crescente di persone: non ci sono alternative».

Il report della Regione parla di 387 positivi e 1037 in quarantena nella cittadina: «Sul territorio sono presenti le varianti - prosegue collegato in videocall - si ipotizza che a fine marzo oltre il 50% dei contagiati siano per la variante. Ripeto a tutti: il virus è molto contagioso, si evitino assembramenti, fate a meno di incontrare altre persone». Massima allerta anche nelle scuole dove in totale sono 28 le classi in quarantena. E aggiunge Bacci: «Ieri dovuto prendere la decisione di chiudere il plesso intero della scuola Cappannini su richiesta dell’Asur stessa. La volontà è di far rimanere chiuse le scuole superiori anche la prossima settimana. Non sappiamo ancora se saranno sospese le attività in presenza anche nelle primarie». Il Primo cittadino chiude così: «Ci sono focolai in tutti gli istituti, il numero di contagi cresce in maniera esponenziale giorno dopo giorno».

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