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Cronaca

Soprintendenza archeologica, belle arti e territorio: per la Cgil il futuro è incerto

I lavoratori, riuniti in assemblea lo scorso 21 gennaio, hanno proclamato lo stato di agitazione

Un futuro incerto per i dipendenti della Soprintendenza archeologica e belle arti delle Marche: a dare l’allarme è la Fp Cgil di Ancona. I lavoratori, riuniti in assemblea lo scorso 21 gennaio, hanno proclamato lo stato di agitazione. Proprio nei giorni scorsi, il soprintendente Carlo Birrozzi ha deciso di lasciare l’incarico, destinato ad altro servizio.

«Nonostante le rassicurazioni dello stesso Birrozzi - fa sapere Andrea Raschia, Fp Cgil Ancona - rispetto ad una possibile continuità amministrativa tramite la cosiddetta “prorogatio” per un massimo di 45 giorni, i circa 70 lavoratori dell’istituto sono preoccupati. L’assetto dell’ente è già ridotto all’osso: la dotazione organica prevede 85 unità, in servizio sono rimasti 70 lavoratori ma la prospettiva è di scendere a 52. La Fp Cgil di Ancona chiede di capire tempi e modi per la nomina di un nuovo dirigente ma, nel frattempo, come fare per garantire le funzioni e le attività ordinarie?. A rischio, dunque, è tutto il funzionamento dell’ente e quindi le sue attività, interne ed esterne, specialmente quelle relative al post sisma ma anche la gestione degli archivi, dell’Ufficio vincoli, delle risorse umane». 

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