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Cronaca

Sindacati a Confindustria: «Non si usi il Covid come "cavallo di Troia"»

Le sigle ribadiscono che Confindustria Ancona dovrebbe farsi promotrice di uno sviluppo sostenibile

«Dopo il lockdown siamo consapevoli come sindacato che la sfida che ci attenderà nei prossimi mesi sarà quella di pensare e creare un organizzazione del lavoro che faciliti una ripresa veloce dell’attività produttiva e una pronta reattività delle aziende alle opportunità di mercato che si presenteranno». Così i sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. «Per fare questo - prosegue la nota - crediamo che la strada maestra sia quella del dialogo e della partecipazione con  la condivisione degli obiettivi. Tuttavia, in questi giorni si sta sviluppando un dibattito forviante ad esempio sulla questione ferie-lavoro nei mesi estivi e in particolare nelle settimane centrali di agosto; a tal riguardo, non è passata inosservata  la dichiarazione del presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini. In riferimento alle sue parole, nell’intervista del 21 giugno, ci corre l’obbligo di precisare quanto segue: le organizzazioni sindacali reputano importante che i lavoratori anche in questo agosto, nonostante l’emergenza Covid,  godano di ferie e permessi ogni deroga rispetto a queste modalità crediamo debba essere comunque contrattata e condivisa preliminarmente tra azienda e OO.SS. 

Le organizzazioni sindacali precisano inoltre: «L’emergenza Covid non deve essere usata come “cavallo di Troia” per cambiare le regole del gioco e che la stessa debba essere invece vista come una possibilità di migliorare la qualità, l’organizzazione del lavoro (si veda l’uso discutibile dello smart working fatto in alcune realtà aziendali locali); in un quadro di confronto costruttivo post Covid, la Confindustria di Ancona dovrebbe farsi promotrice di uno sviluppo sostenibile, di un miglior equilibrio tra impegni di vita e di lavoro, di un generale benessere organizzativo aziendale oltre che garante della sicurezza nei luoghi di lavoro, evitando di concentrare la discussione solo su orari e ferie, (cosa che peraltro stiamo discutendo anche nel tavolo del rinnovo del CCNL di categoria scaduto ormai da 15 mesi) altrimenti torniamo indietro  nel tempo anzichè guardare al futuro come un’occasione di miglioramento e di innovazione. Nello specifico, venendo alle considerazioni di Bocchini in quanto presidente Clabo, non avevamo affrontato (alla data dell’intervista) il tema delle ferie, cosa che è avvenuta solo in questa settimana e anche in questa occasione abbiamo ribadito la massima disponibilità a ragionare nel caso in cui ci siano picchi di lavoro inaspettati. Ma abbiamo anche suggerito la massima prudenza nelle esternazioni e nelle valutazioni che si fanno nelle pubbliche sedi specialmente qualora ci vengano attribuiti accordi di cui non conosciamo i contenuti. Una settimana di ferie collettive pensiamo che sia necessaria e sopratutto le stesse vanno organizzate in calendario e contemperate con le esigenze tecnico produttive e le commesse, che sono state il vero problema dell’azienda in questi anni». . 

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