Sicurezza: Confcommercio chiede un tavolo e una strategia per il Piano
Il direttore della Confcommercio provinciale chiede interventi immediati di tutela al territorio: "Tavolo per la sicurezza pubblica e misure anticrimine". Focus sul Piano, 1500 addetti ed endemici problemi di sicurezza
Un tavolo urgente per la sicurezza pubblica e misure anticrimine che tutelino il territorio e le imprese. E' questa la richiesta che il direttore della Confcommercio Imprese per l'Italia Provincia di Ancona rivolge alle istituzioni pubbliche per rispondere all'allarme sicurezza che si sta diffondendo nella città di Ancona a partire dalla zona del Piano.
"Alla crisi economica – dice Massimiliano Polacco –, si aggiungono nel territorio i rischi collegati ad atti di microcriminalità che potrebbero indebolire ancora di più la forza commerciale delle imprese. Dobbiamo stare molto attenti perchè c'è la possibilità di un'escalation criminale e noi non dobbiamo tollerarla. Ecco perchè la necessità di una convocazione immediata del tavolo per la sicurezza nel quale dovranno essere prese delle decisioni chiare ed immediate".
Il quadro di una situazione difficile e complessa è molto chiaro alla Confcommercio Imprese per l'Italia Provincia di Ancona che è stata l'artefice di alcuni focus cittadini dove sono emerse le esigenze più immediate del territorio, sicurezza in primis. "Siamo stati a confronto – ancora il direttore di Confcommercio – , con molte imprese e con molti operatori-cittadini. C'è una percezione di insicurezza che non può perdurare: servono azioni concrete a partire dal decoro urbano e dalla riqualificazione delle aree più a rischio".
Una di queste è il Piano, un’area nella quale operano ben mille e cinquecento addetti dove serve un piano programmatico di rilancio nel quale siano previsti "interventi urbanistici come una migliore illuminazione pubblica e interventi sull’igiene in particolare per quel che riguarda la pulizia dell’intero quartiere. La riqualificazione urbana e la pubblica sicurezza sono determinanti".