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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Baraccola / Via Primo Maggio

Baraccola: a rischio sgombero il Centro sociale Asilo Politico

Mancinelli: "Non è una priorità ma anche quella struttura va liberata". Pazzagli: "E' una ritorsione nei nostri confronti. Quel posto non si tocca, lo abbiamo sistemato e pulito noi"

Dopo Casa de 'Nialtri anche un'altra struttura è a rischio sgombro. Si tratta della sede del Centro Sociale Asilo Politico di cui alcuni portavoce dell'occupazione di via Ragusa fanno parte. L'edificio, l'ex scuola Sibilla Aleramo, si trova alla Baraccola, in via Primo Maggio. “Quell'immobile va liberato. Non è la nostra priorità ma già un paio d'anni fa era stata firmata un'ordinanza di sgombro poi non più attuata dall'amministrazione Gramillano” ha detto il sindaco Valeria Mancinelli lo scorso mercoledì, in occasione dell'incontro con la stampa.  
La vicenda dunque risale ad alcuni anni fa. Nell'aprile 2012, l'ing. Lucchetti aveva fatto pervenire ai membri del Centro Sociale Asilo Politico, la richiesta di sgombro immediato dell'immobile. Da allora è iniziata un'occupazione permanente della struttura.

“Il Centro Sociale Asilo Politico è stato preso tre anni fa da un gruppo di studenti e associazioni dopo una serie di iniziative per recuperare gli immobili vuoti in città. Il progetto per le associazioni giovanili è stato presentato alla Giunta Gramillano- fa sapere Silvana Pazzagli, CSA Asilo Politico-. La struttura era abbandonata da sei anni, aveva subito un incendio. Il Comune lo aveva lasciato in uno stato di abbandono e degrado. C'era cenere ovunque, vetri, fili elettrici scoperti, erbacce, immondizia. Tre camion di AnconaAmbiente ci hanno aiutato a togliere la spazzatura. C'erano persino secchi di acqua putrida pieni di insetti. Siamo stati noi a ripulirlo con i nostri soldi e il nostro lavoro rendendolo un centro impegnato in attività di tutela dei diritti di cittadinanza dei migranti”.

La situazione è rimasta tale fino alle dichiarazioni di alcuni giorni fa del sindaco. “Noi non paghiamo l'affitto ma paghiamo le utenze. Se il sindaco vuole fare una cosa del genere per ritorsione nei nostri confronti sbaglia. Il centro sociale non si tocca come spazio. Lo scorso anno ci è stato chiesto di ospitare delle persone e prima dell'occupazione abbiamo ospitato 15 profughi. Il sindaco deve spiegarci perché, proprio adesso, chiede lo sgombro di quello spazio” conclude la Pazzagli.

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