Sesso e droga all’aria aperta vicino alla scuola
L’ingresso della scuola si trova su un’area verde che, secondo i residenti, è utilizzata da tossicodipendenti e spacciatori. Il capanno tra i cespugli lascia pensare anche ad altro
Via Camerano, ore 16 di un qualunque giorno feriale. I bambini escono dalla scuola corrono tra i vialetti del parco che si trova alle spalle dell’istituto Domenico Savio. I piccoli neppure ci fanno caso al capanno allestito con materiale di fortuna che si trova tra i cespugli e circondato da scatole di preservativi usati, indumenti e bottiglie abbandonate. I genitori però quel degrado lo vedono eccome e nei giorni, così come i residenti, e nei giorni scorsi lo hanno segnalato alla nostra redazione. La sporcizia però è forse l’ultimo dei problemi della piccola area verde di via Camerano: alcuni residenti giurano di assistere a episodi di spaccio perfino in pieno giorno. Camminare là al buio? In pochi ci provano visto che, stando alle segnalazioni, all’imbrunire l’area verde cambia forma.
Siringhe a terra non ce ne sono e neppure i fazzoletti con macchie di sangue che identificano, come in altri parchi, il bivacco dei tossicodipendenti. Qualcosa però nel cespuglio a due passi dalla scuola succede: a catturare l’attenzione sono una decina di confezioni di preservativi ormai vuote, tutte radunate intorno a un capanno allestito con legno e ferraglia confuso tra il fogliame (GUARDA IL VIDEO). Indumenti buttati là, tra cui calzini e scarpe, sono ulteriori elementi che lasciano pensare che qualcuno utilizza il giaciglio non solo per dormire.
Fino alla scorsa primavera, raccontano i genitori in attesa dell’uscita dei bambini, c’erano anche dei giochi esattamente davanti all’uscita della scuola, ma sono stati tolti poco prima dell’inizio dell’anno scolastico perché danneggiati irreparabilmente dai vandali.