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Cronaca Scrima / Piazzale Camerino

Scrima: tutti insieme per Massimo, “l’angelo di Piazzale”

Venerdì sera nei locali del teatro del Centro Papa Giovanni XXIII, a piazzale Camerino, si è svolta la serata inaugurale dell'associazione "Angelo di Piazzale" , la onlus fondata in memoria di Massimo Galeazzi

L’immagine che colpisce è quella della panchina messa al centro del palco, proprio come quella del piazzale in cui Massimo ha passato moltissime ore ascoltando tutti quelli che avevano bisogno di un consiglio o semplicemente di una spalla amica per sfogarsi. Perché Massimo era fatto così: una delle sue specialità era proprio l’arte (o il dono se vogliamo) dell’ascolto, di porsi in totale apertura di chi avesse bisogno di essere capito, specie dei giovani.

Ieri sera, nei locali del teatro del Centro Papa Giovanni XXIII, a piazzale Camerino, si è svolta la serata inaugurale dell’associazione “Angelo di Piazzale” , la onlus fondata in memoria di Massimo Galeazzi per portare avanti il suo spirito con iniziative di ascolto per giovani e famiglie e di educazione alla legalità.
Ad occupare le poltroncine di velluto rosso c’erano tutti: i genitori di Massimo, Franco e Luisa, il fratello Roberto con sua moglie Roberta (presidente e segretaria dell’associazione), don Giancarlo Sbarbati, i soci consiglieri comunali Luca Piergiacomi e Filippo Ugolini (forse di idee diverse su tutto, ma accomunati da una sincera amicizia avuta con Massimo, nonché dall’affetto per il quartiere in cui sono nati e cresciuti), i ragazzi in visita della parrocchia di Castelferretti e naturalmente i giovani di Piazzale Camerino, i giovani di Massimo. Presenti anche le istituzioni, nelle persone del sindaco Fiorello Gramillano e del presidente di circoscrizione Stefano Foresi.

Angelo di Piazzale 2-2Al centro della serata l’incontro-dibattito sul tema " Il bene comune e la legalità come stile di vita per le nuove generazioni", sviluppato da Maurizio Artale, presidente dell'associazione Centro Padre Nostro di Palermo, fondata in memoria di padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia nel 1993. Massimo aveva passato coi ragazzi del centro, nel cuore del difficilissimo quartiere palermitano di Brancaccio, alcuni giorni nell’estate del 2007, andando anche in colonia con loro in Svizzera e lasciando un indelebile ricordo di sé: di un gigante buono che li coinvolgeva in spaghettate di mezzanotte che si concludevano inevitabilmente con l’apparizione di un gigantesco barattolo di Nutella, perché “Il dolce comunque ce stà”.
Più che un incontro un dialogo fra amici, in cui le figure del prete assassinato dalla mafia e del giovane strappato all’affetto dei cari da una feroce e fulminea malattia si sono confrontate, così lontane eppure così vicine, due vite che hanno risposto alla chiamata che sentivano in maniera piena e come il chicco di grano dell’immagine evangelica sono sì morti, ma producendo frutti che germogliano tutt’oggi.

Per ulteriori informazioni sull'associazione: https://www.angelodipiazzale.org/


 

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