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Cronaca

“Mask Cov”, 500mila mascherine non sicure: sequestri in strutture sanitarie e depositi

Denunciate a piede libero nove persone per frode nell’esercizio del commercio, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e frode nelle pubbliche forniture

Cinquecentomila mascherine prive dei dispositivi di sicurezza, sequestratenell'anconetano e a Bologna nell'operazione "Mask Cov". Secondo le indagini erano destinate, e in alcuni casi già state consegnate, a strutture tra cui residenze per anziani, ambulatori e farmacie ignare della loro mancata conformità. I controlli della Guardia di Finanza di Ancona sono stati condotti in aziende e strutture sanitarie del capoluogo, Osimo, Jesi, Fabriano, Fermo, Senigallia, Camerano, Falconara Marittima, Sirolo e presso l’aeroporto di Bologna.

Denunciati a piede libero 9 rappresentanti legali di imprese con sede in quattro divere regioni, nelle provincie di Ancona, Roma, Perugia e Udine, con le accuse di “frode nell’esercizio del commercio”, “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico” e  “frode nelle pubbliche forniture”. Chiesto anche il sequestro finalizzato a confisca corrispondente al profitto illecitamente ottenuto, calcolato in circa mezzo milione di euro.

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