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Cronaca

Senigallia, uccise il figlio per difendersi: condannato a 4 anni

L'imputato è libero dall'accusa mossa di omicidio volontario mossa dal pm Marco Pucilli, che aveva chiesto una pena di 9 anni e 4 mesi per il 70enne. Ma soprattutto lo libera dagli arresti domiciliari e lo rimette in libertà

Uccise il figlio a coltellate al termine di una pesante discussione. Oggi Roberto Moroni, 70 anni di Senigallia, è stato condannato a 4 anni dopo che la Corte d’Assise di Ancona ha riconosciuto l’omicidio colposo con la formula dell’eccesso colposo di legittima difesa. La vittima, il 49enne Luca Moroni, era un tossicodipendente. Una condizione che col tempo aveva esasperato il rapporto padre figlio. E oggi in aula ha parlato proprio l’imputato che, difeso dall’avvocato Lucia Stecconi, ha ricordato quella mattina del 3 febbraio 2014. Ha ribadito di non aver avuto scelta, di essersi difeso di fronte ad un figlio completamente fuori controllo. «Era un bravo ragazzo, era intelligente, ho fatto l’impossibile per aiutarlo ma non ce l'ho fatta» ha detto il fisioterapista senigalliese.

Alla fine, dopo alcune ore di camera di consiglio, la giuria ha emesso il verdetto di condanna. Ma che libera Moroni dall’accusa di omicidio volontario, mossa dal pm Marco Pucilli, che aveva chiesto una pena di 9 anni e 4 mesi per il 70enne. Ma soprattutto lo libera dagli arresti domiciliari e lo rimette in libertà. La misura cautelare non serve a nulla ormai. Moroni si difese da un'aggressione di un figlio che, negli ultimi tempi, era diventato sempre più depresso e aggressivo

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