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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Senigallia

Marcello, da Senigallia per combattere l'Isis: "Voglio aiutare i bambini"

Marcello Franceschi è un ragazzo italiano, originario si Senigallia, che si è arruolato tra i curdi per combattere gli estremisti dell'Isis. La sua unità è attiva a Kobane, la città al confine tra Turchia e Siria

Arrivato in Siria per portare aiuto al popolo curdo perseguitato dagli estremisti islamici, ha deciso di imbracciare il fucile e combattere i jihadisti dell'Isis a Kobane, la città martoriata dalla guerra al confine tra Siria e Turchia. Perché "ho visto gli orrori della guerra e gli occhi dei bambini che lottano e ho scelto di aiutarli". Lui è Marcello Franceschi, 25enne originario di Senigallia, ad oggi è l'unico guerrigliero italiano noto in prima linea contro l'Isis.

Insieme ad altri ragazzi, partecipa al progetto "Rojava calling": si tratta di fornire aiuti, medicine e vestiti per rendere un po' meno dura la vita nei campi profughi a Kobane. È proprio in un campo profughi, però, che l'esperienza di Marcello cambia radicalmente. Qui incontra due piccoli rifugiati, un bambino di sette anni mutilato e un altro di dodici con "gli occhi della guerra". È in quel momento che il ragazzo decide di imbracciare il fucile e passare dall'altra parte, a combattere contro l'Isis.

Arrivato in Siria dalla Turchia come clandestino, Marcello - come racconta Imma Vitelli in un articolo di Vanity Fair - dopo un addestramento viene mandato in prima linea al fronte per controllare i movimenti degli estremisti. Un compito difficile e pericoloso, in compagnia della sua unità di soldati, che lui racconta così: "Esplosioni, pallottole, cannonate sono continue. Devi stare sempre con gli occhi aperti". La vita è al fronte è ovviamente dura: freddo, poco cibo e soprattutto mancanza di sonno. In conto bisogna anche mettere la perdita dei commilitoni colpiti a morte. Ma questo non spaventa il nostro connazionale: "Sono pronto a morire per quello in cui credo".

La scelta di Marcello non ha entusiasmato la sua famiglia. "Il nostro progetto si chiamava 'Rojava calling'. Mi sono staccato dai centri sociali e ho informato pochissime persone. A mia madre ho detto la verità. Non era d'accordo. Anche alla mia ragazza ho detto la verità. Mi ha fatto promettere che l'avrei fatto solo questa volta".

Da Today.it:
https://www.today.it/mondo/marcello-franceschi-isis-senigallia.html

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