“Cavallo di ritorno alla senigalliese”: denunciato venditore d’auto
L'ormai celeberrima attività criminale è da tempo praticata da criminali di tutto il paese: questa volta i fatti si sono svolti a Senigallia, ma il responsabile è stato denunciato
L’ormai celeberrima attività criminale nota col nome di “cavallo di ritorno” – cioè la richiesta di riscatto per avere indietro un bene rubato – è stata da tempo sdoganata a vantaggio di delinquenti di ogni parte del Paese.
Questa volta, il luogo della scena è Senigallia ed i protagonisti sono un noto pluripregiudicato, anche per reati specifici, P.M., classe 1972, di Ancona, residente a Falconara Marittima, commerciante di autoveicoli usati presso una concessionaria senigalliese, e la vittima, un cittadino fanese.
Quest’ultimo era da tempo tormentato dal venditore anconetano, che lo accusava per il mancato acquisto di un’auto su cui inizialmente l’uomo aveva chiesto informazioni, pretendendo la somma di 300 euro “a titolo di risarcimento”.
LA RAPINA. I fatti sono poi degenerati il 28 luglio, quando l’uomo è stato picchiato e condotto a forza davanti ad un bancomat con la richiesta perentoria di ritirare 500 euro e consegnarle all’estorsore. Quando però la tessera è stata mangiata dalla macchina il rapinatore ha preso lo scooter della vittima, assieme alla sua carta di identità, chiedendo 250 euro per la restituzione dei beni.
Il fanese, esasperato, si è rivolto ai carabinieri di Senigallia, che si sono appostati sul luogo deputato allo scambio per poter entrare in azione al momento opportuno.
L’INSEGUIMENTO. Il venditore in questione, però, forte di un’esperienza criminale di un certo spessore, per evitare “brutte sorprese” ha preso al volo la vittima a bordo della sua auto ed è poi schizzato a folle velocità lungo l’autostrada in direzione Nord, facendo perdere le sue tracce. A scambio fatto, inoltre, l’uomo ha avuto anche la prontezza di sostituire le banconote ricevute con delle altre, di modo che quando i militari lo sono andati a prendere all’autosalone lo hanno trovato con del denaro assolutamente “pulito”.
IL PASSO FALSO. Quello a cui però l’uomo non aveva pensato, però, erano i filmati interni all’autosalone, acquisiti dai carabinieri, che lo riprendevano mentre effettuava lo scambio dei soldi. Le banconote della vittima sono state ritrovate e l’anconetano è stato denunciato per rapina ed estorsione.