Litiga con il proprietario del bar e dà fuoco ad un'auto in sosta, arrestato piromane
Le indagini sono state avviate a seguito dell'incendio divampato nella notte tra mercoledì 2 e giovedì 3 marzo davanti al bar "Quindi? Caffè" di via Pierelli
SENIGALLIA - Litiga con il proprietario di un bar e poi dà fuoco all'auto di un residente parcheggiata davanti al locale. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Senigallia hanno messo agli arresti domiciliari un 28enne, originario di San Severo, residente a Senigallia, indiziato del reato di danneggiamento seguito da incendio aggravato. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Ancona, sono state avviate a seguito dell’incendio divampato nella notte tra mercoledì 2 e giovedì 3 marzo davanti al bar “Quindi? Caffè” di via Pierelli. Poco dopo le 3:00 i Carabinieri erano intervenuti dove c'era una Jeep Cherokee di un residente, parcheggiata ai lati della strada, che stava bruciando. L'auto era in sosta nei pressi dell'ingresso del bar.
I Carabinieri trovarono due flaconi di detersivo vuoti con all’interno residui di materiale infiammabile, verosimilmente benzina inoltre acquisirono le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza che avevano ripreso un soggetto a volto coperto mentre appiccava il fuoco in più punti dell’area esterna del bar. Il giovane, infatti, la sera del 2 marzo, aveva avuto un battibecco con i titolari del locale poiché stava infastidendo alcuni clienti. Dopo l’invito ad allontanarsi, a cui aveva risposto con alcuni pugni e danneggiando l'arredo del bar, se n’era andato prima dell’arrivo della forze dell’ordine. Intorno alle ore 3:00, era tornato sul posto con il volto camuffato ed utilizzando liquido infiammabile aveva dato fuoco in tre punti davanti al bar: in un angolo del gazebo, sullo zerbino di ingresso del bar e ai danni di una Jeep Gran Cherokee, che si trovava occasionalmente parcheggiata davanti al bar di proprietà di un senigalliese che non c’entrava con i fatti successi la sera prima.
L'uomo inizialmente era stato sottoposto alla misura del divieto di dimora in Senigallia e successivamente alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di San Severo ma ha trasgredito entrambe le prescrizioni ed è stato trovato a Senigallia in varie date sino al 17 agosto scorso. Il GIP ha deciso quindi di applicare gli arresti domiciliari.