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Cronaca

Scuola e terremoto, sindacati al Ministero: «Interventi in tempi rapidi»

Ci sarà la deroga ai 200 giorni di frequenza necessari per completare l'anno scolastico. Il Miur si è impegnato a trovare una soluzione al problema del termine delle iscrizioni degli alunni

Segnali di apertura al Ministero dell'Istruzione per quanto riguarda le problematiche delle scuole nelle aree terremotate dopo l'incontro di ieri pomeriggio (martedì 31 gennaio) tra il sottosegretario Vito De Filippo, il capo di gabinetto del ministro, Sabrina Bono, e i sindacati del comparto scuola di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio. Per le Marche erano presenti le segretarie regionali Manuela Carloni (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal). Il Consiglio dei Ministri, è stato annunciato all'incontro, varerà un ulteriore decreto nel quale saranno inserite nuove misure per le scuole. Di sicuro ci sarà la deroga ai 200 giorni di frequenza necessari per completare l'anno scolastico mentre il Miur si è impegnato a trovare una soluzione al problema del termine delle iscrizioni degli alunni nelle zone terremotate. Per gli insegnanti nell'anno di prova che non potranno completare i previsti 180 giorni di servizio (120 effettivi) il Ministero si è riservato approfondimenti circa il numero effettivo delle giornate di chiusura delle scuole. «Abbiamo ribadito – spiegano le sindacaliste – che nelle Marche c'è carenza di 1200 posti dell’organico di diritto e questo ancora prima degli eventi sismici. Abbiamo inoltre sollecitato una rapida ricostruzione degli edifici scolastici secondo criteri antisismici e di risparmio energetico, ricordando la presenza di 82 istituti attualmente inagibili sul territorio regionale e la mancanza, per molti altri, dei certificati di vulnerabilità sismica». 

Il Ministero ha espresso la possibilità che i numeri dell'attuale organico complessivo rimangano bloccati per il prossimo anno. Questo per garantire la stabilità e la tenuta del sistema scolastico marchigiano e per favorire l'efficacia della sua azione educativa. Il sottosegretario De Filippo ha inoltre assicurato l'impegno affinché il personale scolastico residente nei paesi del cratere sismico possa usufruire della cosiddetta "busta paga pesante" con l'eliminazione delle ritenute sullo stipendio. Si attendono interventi anche sulle modalità di ammissione degli studenti agli esami di stato e deroghe per l'alternanza scuola-lavoro. Su richiesta sindacale il Miur si è detto disponibile a qualsiasi successivo approfondimento a partire dal tema della edilizia scolastica. Nel corso dell'incontro sono emerse infine le difficili condizioni anche psicologiche in cui studenti, famiglie e personale vivono a causa del lungo protrarsi degli sciami sismici. A questi, il raccordo tra il Miur, le Asl e i Comuni, offre anche azioni di supporto psicologico tramite progetti coordinati dall'apposita task forte del Ministero. «Siamo soddisfatte dell'incontro ma ci riserviamo una valutazione finale quando queste richieste si concretizzeranno, il che deve avvenire in tempi rapidi perché le persone ne hanno bisogno ora» concludono le segretarie.  

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