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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Deve essere espulso, ma l'aereo si rompe e fugge con la 17enne in provincia di Ancona

Dopo l’ultima fuga è arrivato il blitz congiunto della Squadra Mobile di Vicenza, guidata dal capo Davide Corazzini insieme alla Mobile anconetana, diretta dal capo Carlo Pinto

I profili social di Tarek Abbass e di Angelica descrivono la loro storia d'amore. Non c'è  una foto nella quale i due, al suono di musica hip hop araba, non si bacino. Sembrano una coppia di ragazzi che vivono senza pensieri il loro flirt. Ma è solo l'apparenza. Dietro c'è l'ansia di una famiglia, quella della 17enne vicentina scappata di casa e, come riportato da VICENZATODAY, poi ritornata mercoledì sera mentre andava in onda la trasmissione "Chi l'ha visto" che parlava del suo caso. C'e anche una situazione molto particolare: Tarek è infatti il classico "bad boy" con un passato legato alla piccola criminalità e che ha su di sé un decreto di espulsione non eseguito. Fatto sta che Angelica fugge continuamente da casa per inseguire l’uomo che dice di amare. Per la legge, Tarek ha sottratto Angelica. La loro fuga li ha portati in provincia di Ancona, a Chiaravalle, a casa del fratello di Tarek. Ma è stata l’ultima fuga perché ieri, intorno alle 19, la Squadra Mobile di Vicenza, guidata dal capo Davide Corazzini insieme ai colleghi della Mobile di Ancona, coordinati dal capo Carlo Pinto, hanno fatto irruzione nell’appartamento chiaravallese, trovando Tarek nascosto in un armadio (LEGGILO SU VICENZATODAY).

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Le denunce dei genitori di Angelica

Si sono concluse così le ricerche del tunisino di 21 anni, in Italia senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona, furto, rapina, ricettazione, minacce, accusato di aver ripetutamente portato via Angelica dal contesto familiare per inseguire un amore da sempre osteggiato dalla famiglia vicentina. Allontanamenti a cui sono sempre seguiti rientri nell’abitazione di famiglia, a volte per scelta autonoma della minore, altre volte perché rintracciati dalla Polizia. Così, dal marzo 2018, si sono susseguite continue denunce di scomparsa poi puntualmente revocate. A giugno, a causa dell’ennesimo allontanamento della minore, i genitori hanno presentato l’ennesima denuncia nei confronti del tunisino, formalmente ricercato dalla Procura di Vicenza per il reato di sottrazione consensuale di minorenne. 

L’aereo si rompe e salta l’espulsione

Non solo perché lo scorso 21 agosto era stato adottato un provvedimento di espulsione amministrativa a carico di Abbassi, eseguito con il suo accompagnamento al C.P.R. “Brunelleschi” di Torino. Da qui, il giorno successivo, lo straniero era stato imbarcato su un volo aereo per la Tunisia ma, a causa di un guasto tecnico, il velivolo non è potuto partire. Il 21enne è così tornato al C.P.R. di Torino dal quale è stato congedato il 13 settembre scorso con l’invito ad abbandonare il territorio dello Stato entro 7 giorni. Tarek non lo ha fatto, mentre Angelica aveva più volte abbandonato l’abitazione familiare per poi ripresentarsi in casa il 24 ottobre quando si presentò alla stazione dicendo di amarlo. Poi l’ennesima fuga e da lì nessuna traccia dei 2 fino a giovedì, quando la minorenne è tornata a casa spontaneamente. Questa volta però gli investigatori hanno scoperto che rientrava dalla provincia di Ancona, dove era proprio con Tarek, che si era rifugiato a casa di un fratello. Ce ne sarebbe un terzo, anch’egli irregolare, in fuga tra le Marche e l’Umbria.  Del caso si era occupata anche la trasmissione “Chi l’ha visto?” che ha mandato in onda spezzoni di telefonate in cui Tarek si rivolgeva alla madre della ragazza in maniera inquietante e rabbiosa.

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Il blitz finale in provincia di Ancona

E’ da quella telefonata che si è mossa anche la Polizia Scientifica di Roma per rintracciare il tunisino con indagine tecniche. Con il supporto del Servizio Centrale Operativo di Roma, un team di poliziotti delle Squadra Mobile di Vicenza e Ancona, hanno dato il via al blitz a Chiaravalle, in via Marconi, dove Tarek aveva tentato di nascondersi dentro un armadio. Portato nella Questura di Ancona, a disposizione dell’Ufficio Immigrazione per l’avvio delle procedure di espulsione amministrativa dal territorio dello Stato, è stato accompagnato al C.P.R. di Potenza, dove sarà imbarcato su un volo aereo per la Tunisia.

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