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Cronaca Filottrano

Il saluto al cugino durante l'allenamento, poi gli ultimi cento metri di Michele Scarponi

Non è stato ancora deciso il giorno ed il luogo delle esequie. Intanto il sindaco di Filottrano ha dato disposizione di esporre le bandiere a mezz'asta e indetto il lutto cittadino in occasione dei funerali

Aveva incrociato lo sguardo del cugino Daniele che stava facendo rifornimento al distributore di benzina IS quando ha alzato la mano per salutarlo. Ha poi volto lo sguardo avanti per affrontare la discesa di via dell’Industria, per l’ultima volta. Sono stati gli ultimi centro metri per Michele Scarponi, 38 anni il prossimo settembre e professionista da 15 anni, il campione di ciclismo morto stamattina nella sua Filottrano dopo essersi schiantato contro un furgone che, arrivato dalla direzione opposta, stava svoltando a sinistra per via Schiavoni dopo aver impegnato il centro della carreggiata. Quella è stata l'ultima discesa per lui che era uno scalatore. Un colpo durissimo per tutta la comunità, catapultata dalla festa per la promozione in A1 della sua squadra di pallavolo femminile, la Lardini, ad una tragedia che ha choccato le Marche coinvolgendo tutto lo sport marchigiano e nazionale. Si chiudono così le ali dell’Aquila di Filottrano, rientrato a casa proprio ieri sera dal Tour of the Alps dove aveva dato prova positiva. Ma la passione per la bici per lui era ancora voglia di competizione e fame di vittoria. Per questo stamattina era di nuovo sulle due ruote, nella sua Filottrano, dove amava allenarsi e dove viveva con la moglie Anna e i suoi due gemellini di 4 anni Giacomo e Tommaso. Era lì che Scarponi cercava la concentrazione, dove il campione avrebbe preparato il prossimo Giro d’Italia. E così stamattina presto Michele Scarponi è uscito dalla sua casa in frazione Cantalupo vestito con la sua solita tuta azzurra, ha macinato chilometri, è passato davanti alle scuole medie di via Europa dove alcuni vigili urbani lo hanno riconosciuto e poi è arrivato lì, passando davanti allo Street Café di via dell’Industria, proprio lì dove lui era solito fermarsi per prendere un caffè. Oggi no. Ha visto il cugino e l’ha salutato per l’ultima volta prima dell’appuntamento col destino più infausto. Esattamente 100 metri dopo Scarponi, che andava verso Jesi, si è schiantato contro il furgone di un piastrellista di 57 anni che stava girando a sinistra per via Schiavoni, tagliando la strada al campione. «Non l’ho proprio visto» avrebbe detto l’operaio ai carabinieri intervenuti sul posto, ora indagato per omicidio stradale. Sul punto della tragedia nche l’eliambulanza partita da Ancona, ma il cuore del 37enne non ha retto ed è spirato durante il trasporto in Pronto Soccorso. Ora la salma del ciclista si trova all’obitorio dell’Ospedale regionale di Torrette per l’ispezione cadaverica su disposizione del pm Ruggiero Dicuonzo. 

IL SINDACO DI FILOTTRANO. Non è stato ancora deciso il giorno ed il luogo delle esequie, che verranno stabilite in accordo con la famiglia. Intanto il sindaco ha dato disposizione di esporre le bandiere a mezz’asta e indetto il lutto cittadino in occasione dei funerali. La città di Filottrano si stringe attorno alla famiglia Scarponi. «Tutti quanti avevamo salutato con gioia il ritorno alla vittoria di Michele nella tappa austriaca del Tour of the Alps, mentre ora ci troviamo improvvisamente a piangerlo – ricorda il sindaco di Filottrano Lauretta Giulioni - Michele, che abbiamo insignito della civica benemerenza due anni fa, è l’orgoglio ed il vanto di tutta Filottrano. Ragazzo semplice e disponibile, con la sua bici ha fatto sognare tanti italiani regalandoci emozioni uniche come l’anno scorso quando primeggiò sulla cima Coppi durante il Giro d’Italia o il secondo posto, poi diventato primo per la squalifica di Contador, al Giro del 2011. Nonostante gli innumerevoli impegni ha sempre mantenuto un legame forte con la sua terra e quando poteva partecipava alle iniziative organizzate sul territorio. Di lui ricordo l’inconfondibile sorriso, con cui era solito salutare chi incrociava per strada, era un combattivo, un campione a 360 gradi che nulla ha potuto nell’ultima tappa della vita. A nome di tutta la città – conclude il primo cittadino, esprimo il più profondo cordoglio alla moglie Anna, al papà Giacomo, alla mamma Flavia, al fratello Marco, alla sorella Silvia e a tutti i parenti. Un pensiero particolare va soprattutto ai gemellini che avranno un angelo in più a vegliare su di loro, perché Michele era l’aquila di Cantalupo, l’aquila di Filottrano che ha fatto volare tutti noi nella sua breve, ma intensa vita".

IL CORDOGLIO. «Siamo attoniti per quanto appreso – ha detto il presidente del CONI Marche Fabio Luna - Se ne va un atleta di indubbio valore. Quando lo chiamavamo come Coni sempre disponibile, ma di più. Perdiamo non solo un campione, ma una persona eccezionale, di grande generosità, sempre disponibile, nonostante i suoi numerosi impegni». Fabio Sturani: «Siamo sconvolti. Morire così, una cosa assurda. Michele ha dato lustro al ciclismo e a tutto lo sport marchigiano ed italiano. Una persona di grande spessore sia a livello agonistico sia umano. Sempre disponibile. Siamo profondamente addolorati. Il nostro pensiero va prima di tutto alla famiglia, alla moglie ed ai figli, attorno alla quale ci stringiamo tutti». Michele Scarponi è ricordato anche dal presidente della Banca di Filottrano Luciano Saraceni per cui: «Oltre a dare prestigio alla nostra città con le sue vittorie, ha saputo incarnare meglio di chiunque altro la caratteristica della nostra gente: sempre pronta a dare il massimo e a rimboccarsi le maniche nel momento del bisogno. Se capitava di incrociarlo per strada durante gli allenamenti e gli chiedevi magari di stargli per pochi secondi a ruota, così da vantartene poi con gli amici, lui ti prendeva la mano e non ti lasciava più fino a quando non si terminava il giro tutti insieme. Soltanto i grandi campioni compiono gesta di questo tipo. Quando come banca lo invitavamo alle varie iniziative sul territorio, se poteva era sempre disponibile e se si trovava a Filottrano non mancava mai di farci visita alla sede centrale. Michele Scarponi è stato, e continuerà ad essere, un esempio per le nuove generazioni, con le sue gesta ha spinto molti ragazzi a ripercorrere le sue orme, fiduciosi di avere in casa un punto di riferimento sempre pronto a dispensare i consigli più preziosi. Grazie Michele per quanto hai saputo costruire e regalato a tutti noi in questo breve, ma intenso giro della vita». 

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