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Cronaca

Saldi invernali | «Sei marchigiani su 10 faranno acquisti». I commercianti: «C’è già movimento»

Giovedì 5 dicembre s’inaugurano i saldi d’inverno. Dopo un Natale partito in ritardo, ma alla fine soddisfacente, il commercio si avvia verso la prova dei maxi sconti

ANCONA - Lo shopping natalizio ha regalato soddisfazioni ai commercianti, seppure la caccia al pacchetto è partita più tardi rispetto all’anno scorso. Quest’anno il caro vita ha inciso notevolmente sulla spesa media, pertanto l’avvio dei saldi, previsto per il 5 dicembre, potrebbe celare qualche bella sorpresa per i commercianti che nutrono alte aspettative. Intanto dal centro studi di Confcommercio Marche arrivano i primi dati sulle previsioni di spesa.

Le previsioni

Sei marchigiani su dieci approfitteranno dei saldi invernali per fare acquisti generando, secondo il centro studi di Confcommercio Marche, un giro d’affari di circa 200 milioni, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente. L’acquisto medio per famiglia si aggirerà intorno ai 280-300 euro, mentre la spesa media per persona sarà sui 127 euro. Maglieria, pantaloni, giacconi, scarpe, accessori saranno senza dubbio i prodotti più richiesti dai marchigiani. Gli incrementi dei prezzi registrati durante gli ultimi mesi a causa del protrarsi della guerra Ucraina e del conseguente caro energia fanno di questi saldi un’importante opportunità per i consumatori attenti alla spesa e a caccia di affari. L’analisi della serie storica relativa alla propensione all’acquisto mostra comunque un trend in crescita: da gennaio 2015 ad oggi, la percentuale di coloro che effettueranno acquisti è aumentata di 15 punti percentuali.

Le aspettative

«La situazione è promettente, c’è già movimento» afferma Paola Meldolesi, titolare del negozio di abbigliamento sportivo in centro. E con la stagione invernale ancora nel clou è facile prevedere dove si orienteranno gli acquisti: «piumini, giacconi e prodotti per la montagna» auspica la commerciante. «Anche la maglieria è un segmento che è andato molto bene durante il Natale e probabilmente confermerà il trend» afferma Isabella Rocchetti, titolare della boutique Rivière. Ma nonostante le buone performance natalizie, il duro colpo inferto dall’inflazione e dal caro vita ha posto alcuni ostacoli agli affari. «Sicuramente c’è stata una flessione - ammette Isabella Rocchetti - la gente acquista meno pezzi, ma non vuole rinunciare alla qualità». Dunque si assiste ad un lieve calo della spesa, ma senza inficiare sulla scelta qualitativo dei prodotti. «Rispetto agli anni scorsi sono cambiate alcune dinamiche - prosegue la commerciante -, ma il dato positivo è che si è tornato a vedere il giro di clientela proveniente da fuori città». Da una parte, rispetto al Natale scorso, avrà sicuramente inciso la fine delle restrizioni imposte dalla pandemia. E dall’altra le attrazioni del BiAncoNatale avranno sicuramente fatto da calamita per l’affluenza dalla provincia.

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