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Cronaca Frazione Sappanico

Biologo e organizzatore rispondono alle polemiche: «Sagra sicura, ecco perché»

L'organizzatore della sagra della spuntatura e il biologo che ha redatto le linee guida anti-Covid illustrano punto per punto il piano di sicurezza

Due entrate distanziate, una sola uscita, disinfezione delle mani all’ingresso e steward che regolano gli accessi. «La sagra della spuntatura di Sappanico sarà sicura, perché adotteremo norme ancora più particolari e precise rispetto a quelle già previste dal Dpcm del 14 luglio». A parlare è Pierfrancesco Marcucci, il biologo nutrizionista che ha redatto il piano di sicurezza alimentare e le linee guida anti-Covid per l’evento gastronomico. A sollevare il caso erano stati alcuni residenti che avevano chiesto il rinvio della manifestazione perché preoccupati di eventuali assembramenti. «Anzitutto siamo all’aperto- spiega Fiorenzo Pistelli (nella foto), presidente del circolo Pro Sappanico – ci sono entrate separate, steward e l’obbligo per chi entra di indossare la mascherina». Oltre alle linee guida anti-Coronavirus c'è anche un piano di sicurezza redatto da un ingegnere e quello per la sicurezza alimentare supervisionato dallo stesso Marcucci, che nell'occasione sarà anche tra i cuochi. 

L’evento si svolgerà nei prossimi due fine settimana al campo sportivo della frazione e già questa, spiegano gli organizzatori, è una scelta di sicurezza per evitare assembramenti. Tutto il resto lo specifica Marcucci: «Ci sarà una entrata all’altezza della pensilina e un’altra più giù dove c’è il semaforo, in modo da spaccare il flusso. Uno steward per ogni accesso farà disinfettare le mani e controllerà se chi entra è in regola con la mascherina- spiega l’esperto di sicurezza alimentare- i tavoli, distanziati 3 metri l’uno dall’altro, saranno sanificati ogni volta che qualcuno se ne va. L’unico collo di bottiglia potremmo averlo alla cassa, ma con una buona organizzazione del flusso a monte questo problema non ci dovrebbe essere. Il cliente paga, prende il biglietto, va nel punto di produzione, ritira l’alimento ed esce- spiega Marcucci- se vuole fermarsi al tavolo, deve sapere che lo troverà disinfettato così come il bagno. Stimiamo una permanenza al massimo di mezz’ora. Abbiamo anche deciso di bagnare spesso il pavimento con acqua e ammoniaca, anche se la legge non ci obbliga a farlo negli ambienti esterni. Gli operatori saranno tutti dotati di dispositivi di protezione individuale e i punti di produzione avranno pannelli in plexiglass. Sì, si potrà stare tranquilli- conclude Marcucci- esattamente come dentro a un ristorante». 
 

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