rotate-mobile
Cronaca

Round Table 42 per le vittime del terremoto, una riffa con i prodotti delle aziende locali

Relatore della serata il nostro giornalista di AnconaToday Stefano Pagliarini, che ha ripercorso gli ultimi 3 mesi di terremoto, a partire da quel maledetto 24 agosto, quando il sisma colpì Pescara del Tronto

Parlarne per non dimenticare. Fare qualcosa di concreto per aiutare le vittime. E’ stato il terremoto del Centro Italia il tema della serata organizzata sabato scorso dalla Round Table 42 di Ancona, organizzazione dedicata ai professionisti under40, impegnata nella promozione dei valori quali l’amicizia, le intese personali e attiva nelle iniziative di carattere filantropico. In un momento così non si poteva non affrontare la questione sisma, arrivata a toccare anche la provincia di Ancona, dove sono state decine le famiglie sfollate. Ed ecco l’idea del Presidente Roberto Capone: riunire i soci per una cena a base di stoccafisso al ristorante Gino di piazza Rosselli con un ospite che fosse stato diretto testimone dalle aree del sisma, unito ad una raccolta fondi da destinare alle imprese della Valnerina in sofferenza. Relatore della serata il nostro giornalista di AnconaToday Stefano Pagliarini, che ha ripercorso gli ultimi 3 mesi di terremoto, a partire da quel maledetto 24 agosto quando la terra tremò per la prima volta, cancellando dalla cartina geografica la frazione di Pescara del Tronto, passando per le scosse  di fine ottobre, quelle che hanno messo in ginocchio un’intera regione. Attraverso l’esperienza da inviato dalle zone del sisma, Pagliarini ha fatto il punto sulla situazione che si vive oggi nell’entroterra marchigiano, lanciando un monito: «Mantenere una lucida attenzione sulle aree terremotate perché sia sempre alta la pressione sulle istituzioni incaricate della ricostruzione, che guardi anche al futuro delle comunità» (LEGGI IL RICORDO DI AT).

Di fronte ad una 40ina di presenti, è poi scattato il momento della riffa con i prodotti acquistati dalla Round Table 42, direttamente dalle aziende locali dell’entroterra maceratese. In palio prodotti come le lenticchie delle fattorie Subrizi di Catelsantangelo sul Nera, il ciauscolo del salumificio Monterotti di Sarnano, il pecorino del caseificio Di Pierantonio di Belforte Del Chienti, le ciambelle del forno Oliveri di Castelraimondo, lo spumante dolce Vernà dell’azienda agricola “Terre di San Ginesio” a Ripe di San Ginesio e le tagliatelle all’uovo dell’azienda agricola Diego Luciani sempre a San Ginesio. In totale sono state raccolte raccolte alcune centinaia di euro. Una piccola, ma importante iniziativa che ha dato linfa ad un territorio ancora molto in difficoltà. Tra sfollati, zone rosse, attività commerciali sul lastrico e famiglie che preferiscono il gelo di una tenda all’idea di abbandonare i monti che li hanno cullati dal giorno della loro nascita. In attesa delle casette. Qualcuno anche di un container. Aggrappati alle recenti rassicurazioni date dal Presidente delle Marche Luca Ceriscioli e alle parole del premier Matteo Renzi: «Ricostruiremo tutto»

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Round Table 42 per le vittime del terremoto, una riffa con i prodotti delle aziende locali

AnconaToday è in caricamento